La nouvelle vague dell’autoerotismo

LA MASTURBAZIONE AFFRONTATA SUL GRANDE SCHERMO

Partiamo subito col dire che questo non è, né vuol essere un articolo dal contenuto erotico. Ho rivisto per la seconda volta “Il cigno nero” e, non dovendomi concentrare troppo sulla trama o sulla conclusione, mi sono soffermato sulle scene di sesso del film. Il mio sguardo si è soffermato quindi sulla scena di autoerotismo di Natalie Portman e, avendo ricordato all’improvviso che anche James Franco in “127 ore” si dedica alla cura del proprio corpo, mi sono chiesto: “In quali altre pellicole cinematografiche hanno girato scene di masturbazione maschile o femminile?”.

Giusto per dare un senso a quello che intendo, in questo caso citerò Woody Allen che in “Io e Annie” (1977) ci illumina: “Non denigrare la masturbazione. È sesso con qualcuno che amo!”. Inoltre vi dico subito che nella mia analisi escludo a priori le scene dove qualcuno pratica a qualcun’altro tale atto, quindi non mi è di aiuto la classifica di un giornalista americano che ha proposto le 10 migliori masturbazioni di tutti i tempi. Ovviamente potrei andare sul sicuro e citare le pellicole di Bigas Luna o del nostro Tinto Brass per non sbagliare, anche se non sono poi così convinto che ci siano delle scene di autocompiacimento nella filmografia dei due registi.

Cominciamo, parto subito dalla parte divertente, dai film comici e gioco la carta “American Pie”. Nel primo film della serie, quello che ha lanciato la carriera di Jason Biggs, l’attore è impegnato in una masturbazione davanti ad un film porno, quando all’improvviso nella stanza entra la madre. Comicità spicciola.

Ricordate Kevin Spacey in “American Beauty” (1999)? Oltre a farci vedere l’attore in ben due scene (una nel letto al fianco alla moglie e una nella doccia) intento nella pratica, il protagonista ci ricorda anche, nella memorabile scena della lettera delle dimissioni, che il suo lavoro consiste, cito testualmente, “almeno una volta al giorno nel ritirarmi nel bagno degli uomini per farmi una sega!”.

Nello scioccante “Ken Park” (2002) di Larry Clark e di Edward Lachman, Tate, un ragazzo interpretato da James Ransone, si masturba con una sciarpa intorno al collo legata alla maniglia di una porta, mentre ascolta due tenniste che ansimano alla televisione durante una partita. A differenza di “American Beauty” i due registi mostrano tutta la scena. Quindi subito mi balena in mente “Short Bus – Dove tutto è permesso” (2006) di John Cameron Mitchell, un’altra pellicola che ha fatto scandalo. Qui oltre all’autoerotismo maschile, è possibile ammirare un esempio di masturbazione femminile, grazie alla terapista sessuale, che riesce ad avere per la prima volta in vita sua un orgasmo. A questi si aggiunge anche Renato Amoroso (Giuseppe Sulfaro) innamorato della bellissima “Malèna” (2000) di Giuseppe Tornatore in due episodi memorabili: uno da solo rinchiuso nella sua stanzetta e uno in compagnia con gli altri ragazzini; questa scena ricorda un po’ “Amarcord” (1973) di Fellini.

Infatti non dovete pensare che la masturbazione al cinema sia affare solo degli uomini. Assolutamente non è così! Oltre alla Portman, altre colleghe si sono cimentate in questo: Eva Mendes in “We Own the Night” (2007) e Naomi Watts in “Mulholland Drive” (2001). Ma come dimenticare Shirley MacLaine, nei panni di Eve Rand che cerca di sedurre, rendendosi ridicola, il giardiniere Chauncey Gardner (Peter Sellers) in “Oltre il giardino”(1979)? Anche François Ozon si è lasciato andare ad una scena di masturbazione femminile in uno dei suoi film più belli e meno conosciuti: “Sotto la sabbia”(2000), nel momento in cui la protagonista immagina di fare l’amore con il marito scomparso e con l’uomo di cui si è invaghita.

Per quanto riguarda la masturbazione tra adolescenti voglio ricordare due scene: “Babel” (2006), ultimo lavoro della coppia Innaritu-Arriaga, in cui un bambino marocchino si masturba dopo aver spiato la sorella connivente; e “Il calamaro e la balena” (2005) di Noah Baumbach, dove Frank, il piccolo protagonista, si adopera a scuola pensando alla sua amichetta preferita.

Tornado agli adulti, c’è da ricordare la masturbazione di Nicolas Cage ne “Il ladro di orchidee” (2002), ma soprattutto il genio di Kubrick che, in “Arancia Meccanica” (1971), affida alle note della Nona di Beethoven la masturbazione di Alex, mentre immagina epiche scene di violenza, come esecuzioni, esplosioni, test nucleari ed eruzioni vulcaniche.

Concludo con l’ultima che mi viene in mente, per il momento. In realtà non ho ancora visto il film, ma ho potuto vedere il trailer, che comincia proprio con una scena di masturbazione. Il film è l’attesissimo “Kaboom” (2010) e vi consiglio di dare un’occhiata al cliccatissimo trailer.

Quello che più mi ha sorpreso, in questa divertita ricerca dell’autoerotismo, è che non solo i film comici hanno sfruttato tale escamotage cinematografico, ma anche grandi registi si sono confrontati con il tema, chi in modo serio, chi in modo faceto.

I film citati non sono che una piccolissima parte nel mare della celluloide e magari potete aiutarmi a ricordarne altri lasciando un feedback o un commento.

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