Burke & hare: pareri opposti sul film

LA REDAZIONE SI METTE A CONFRONTO SULLA PELLICOLA DI LANDIS

Ci siamo esposti le rispettive opinioni al termine dei titoli di coda, il risultato è stato un simpatico pro&contro che ha evidenziato come il cinema è basato sui gusti personali…

QUALE TIPO DI PUBBLICO CONQUISTERÀ?

Francesca Vennarucci: Purtroppo un pubblico non molto vasto a causa della poca pubblicità che è stata fatta del film, spero nel sempre efficace passaparola. In ogni caso è stato fatto per un pubblico adulto visto il tema trattato e per il suo essere una black comedy.

Gianlorenzo Lombardi: Di sicuro conquisterà chi si accontenta di una sceneggiatura sgangherata e approssimativa, con delle gag divertenti, ma prive dei guizzi creativi –e talvolta geniali- a cui Landis ci aveva abituati. Chi si aspetta qualche gag in stile Blues Brothers o Animal House rimarrà profondamente deluso!

IL RITORNO DI LANDIS MERITA OPPURE NO?

FV: Merita ed è l’ennesima conferma delle capacità di questo regista. Peccato che, come ha dichiarato in un’intervista, Hollywood non gli permetta di fare i film che vuole, anche se le sue scommesse negli anni sono sempre state vincenti e questa ne è la dimostrazione.

GL: Francamente era più divertente l’episodio televisivo che aveva diretto per la serie “Masters of horror”. Il film ha i suoi buoni momenti, ma la regia sembra anonima come quella di un Todd Philips o Judd Apatow, bravi artigiani, ma non proprio grandi registi.

LO CONSIGLIERESTI?

FV: Non solo lo consiglierei, ma invito le persone ad andare a vederlo. Lo troveranno ironico e cinico e, per essere così surreale, fa veramente tanto ridere.

Oltre alla storia, che unisce realtà e finzione talmente bene da non capire dove finisca la verità e dove inizi la fantasia, la bravura sta anche degli attori, tutti elementi che lo rendono davvero imperdibile!

GL: Sì e no. Lo consiglio a chi è indeciso se vedere una commedia italiana come “Tutti al mare” o questo titolo. Gli attori sono bravi, ma se la sono cavata meglio in passato, in particolare Simon Pegg, conosciuto per piccoli cult come Hot fuzz e Shaun of the dead – L’alba dei morti dementi. Quest’ultimo sì che è un horror-comedy come si deve!

Scritto da Gianlorenzo Lombardi e…

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