Tournee di amalric: w il burlesque

UN BRILLANTE SHOW DI SENTIMENTI E RAPPORTI UMANI COMPLICATI

Le mode sono fatte per essere apprezzate sino in fondo, assaporate e cavalcate come un’onda sul surf. L’ultima stagione dello show business a visto il Burlesque, lo spettacolo di danze e ritualità sexy, spargersi nel mondo come una fiammata, facendo tornare in auge un matrimonio, quello tra teatro d’arte e forme di ballo e intrattenimento, che sembravano perdute nel mare magnum dello spettacolo. Come afferma nel comunicato stampa, Mathieu Amalric, per professione, oltre che regista, come tutti gli attori, mente o è costretto a mentire. Mente anche quando dichiara ufficialmente di non voler essere una star, anche quando lo è già e non solo del cinema francese. Descritto come l’“Antoine Doinel degli anni Novanta”, Mathieu Amalric evoca, dei personaggi di Truffaut, lo spirito da ragazzo selvaggio e con tale enfasi porta sugli schermi del globo Tournee, film “on the road” che ha sbancato l’ultima edizione del Festival di Cannes.

Forte di una storia immediata, Amalric punta il dito sulle opportunità che il fato ci concede e sul tentativo letterale di portare in scena i nostri sogni. Joachim, ex produttore televisivo parigino, si è lasciato tutto alle spalle per iniziare una nuova vita in America. Ritorna con un team di performers spogliarelliste alle quali Joachim ha alimentato la fantasia con un tour in Francia, a Parigi, meta ultima del suo ostentato obiettivo di gloria. Viaggiando di porto in porto, le formose showgirls inventano uno stravagante e fantasioso mondo di sensualità e di edonismo, nonostante lo squallore degli hotel impersonali, la loro ripetitiva musica da ascensore e la mancanza di soldi. Lo show ottiene una risposta entusiasta sia da uomini che da donne, ma la loro aspirazione si infrange quando Joachim è tradito da un vecchio amico e perde il teatro dove dovevano esibirsi.

Un film che racconta il Burlesque dalla parte dello spettatore, insieme alle difficoltà incontrate da ogni uomo nella strada verso il successo. Grottesco, ironico, seducente, il carosello organizzato da Joachim Zand (lo stesso Amalric) è un viavai di luci, colori e umori degni di un umanità secolare racchiusa in un pugno di espressività. Il circo della vita dentro ad un tendone pieno di maschere, regia e interpreti uniti per un unico regale scopo: partire dal basso e lanciare ai piani alti l’Impresa della vita. Non solo danza e burlesque, quindi, ma un vero e proprio show di sentimenti positivi.

Il meglio del meglio che si possa chiedere quando si strappa il biglietto dello spettacolo prescelto.

Per saperne di più visita il vero Burlesque

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