Tra i due litiganti l’italia perde

ANCORA POLEMICHE TRA ROMA E VENEZIA…E INTANTO LA FRANCIA RIDE

La politica è noiosa ormai è un dato di fatto, è un cane che si morde la coda e ripete sempre le stesse cose. Eccoci di nuovo qui a parlare delle inutili polemiche suscitate dal Ministro della Cultura Galan che non perde occasione di tirare in ballo i due Festival del Cinema italiani.

Andiamo con ordine, dobbiamo ammettere che l’intervista rilasciata dal ministro al suo arrivo al Festival di Cannes inizialmente era condivisibile, le dichiarazioni riguardo la differenza dei servizi offerti dal Festival di Cannes rispetto a quelli di Venezia dobbiamo ammettere che sono evidenti agli occhi di tutti, e che sarebbero molti gli investimenti da fare al Lido per essere a tutti gli effetti competitivi e anche un po’ “glamour” rispetto ai cugini francesi. Per non parlare dei prezzi stellari che subiscono gli appassionati e gli addetti ai lavori nel periodo del Festival in quel di Venezia. Fin qui niente da dire, osservazioni giuste a nostro parere perché il nostro Festival ha obbiettivamente bisogno di una bella ringiovanita. L’intervista però non è finita qui purtroppo, come capita spesso si vuole strafare e il ministro ha deciso di riaccendere la miccia di un discorso che ogni volta che é aperto suscita un vero e proprio incendio e numerosi botta e risposta al veleno.

Galan ha tenuto a sottolineare il fatto che Roma non dovrebbe avere il Festival, perché quella della capitale “è una festa, l’altro è il vero festival del cinema italiano. Non solo devono essere diversi, ma devono anche apparire diversi” per poi aggiungere “Forse che i francesi hanno un festival di Parigi? No, perché sanno che disperdere le forze sarebbe un errore imperdonabile”.

E le risposte non si sono fatte attendere, il primo paladino difensore del Festival di Roma, nonché sindaco della capitale Gianni Alemanno, ha dichiarato nuovamente che “Il Festival non si tocca”, ricordando inoltre al ministro che Roma da sempre ha un legame fortissimo con il cinema grazie a Cinecittà e alle numerose produzioni, e ha tenuto a sottolineare per l’ennesima volta il fatto che i finanziamenti sono privati e che il Festival pesa solo al 31% allo Stato, per non parlare degli alti introiti che questo comporta alla città in termini economici e di occupazione.

Non solo Alemanno però ha fatto un salto sulla poltrona dopo le dichiarazioni di Galan, infatti in difesa di Roma è scesa Barbara Saltamartini, vice presidente del gruppo Pdl alla Camera, la quale ha tenuto a sottolineare quanto sia controproducente mettere a confronto le due manifestazioni, quando in realtà entrambe contribuiscono a dare nuovo sviluppo economico al cinema. Inoltre la Saltamartini ha ribadito quanto sia sterile e ingiusta la polemica sui fondi.

Per non far sì che sia una guerra interna è intervenuto anche il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, che ha tenuto a sottolineare che Galan sbaglia quando dice che Parigi non ha un Festival, e che anzi esiste ed è simile a quello di Roma, per poi aggiungere, giustamente, che a pagare di queste continue polemiche è il Festival della capitale che vede sempre mettere ingiustamente in discussione il suo prestigio. Nell’intervento di Zingaretti c’era poi un’osservazione da non sottovalutare: “Non si e’ mai visto in nessun Paese normale che dei ministri facciano dichiarazioni in giro per il mondo contro la loro Capitale. Ci si dimentica poi che la Festa del Cinema produce cultura, ricchezza e occupazione per la città”. Riteniamo che il tutto si commenti da solo.

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