Censura si, censura no: la terra dei cachi!

VI PROPONIAMO LA TOP 3 DEI FILM PIU’ CENSURATI DELLA STORIA

Lo cantava Elio nel lontano 1996, tanta voglia di ricominciare..abusivamente. Qui non ci sono appalti truccati, ma il trucco di far scomparire intere sequenze da film del passato.

Come direte voi? In una maniera semplicissima, applicando la tanto odiata censura alla pellicola che sta per uscire in sala. Talvolta necessario molti arguiranno, i più libertini, invece, non vorrebbero mai che esaltazione parossistica della violenza ed esplicitazione della sessualità fossero private del loro candore naturale. Ovvero come mamma-regista li ha fatti. Ma il dato di fatto è un altro, succede quindi che al momento del loro debutto, specie nella storia del cinema, molti film di taglio americano (nazione puritana per dichiarazione d’intenti) abbiano subito la mannaiata letale.

Quali sono i tre principali indiziati di tale scempio artistico? Ve li elenchiamo di seguito, rivalutati nel corso del tempo e considerati tutt’oggi dei grandi capolavori moderni.

Rullo di tamburi…

1. Arancia meccanica arriva in Italia nell’agosto 1972, presentato in anteprima al Festival di Venezia e qualche settimana dopo esce nelle sale e subito scattano esposti e denunce: tagliato e perseguitato, ottiene la pace solo col tempo. 26 anni dopo Leone d’oro alla carriera per Kubrick.

2. Ultimo tango a Parigi arriva nelle sale nel dicembre 1972 e passa il vaglio della censura che gli impone un taglio di 8 secondi e il divieto ai minori di 18 anni. Ma nel 73 la Cassazione condanna il film per oscenità e il regista per offesa del comune senso del pudore. Il film viene sequestrato e tutte le copie distrutte: se ne salvano solo tre.

3. La grande abbuffata di Marco Ferreri arriva al cinema nel 1973, un “inno alla morte reso con rara potenza da un cast di attori eccezionali”. L’ultima sentenza dispone quindi il dissequestro del film e la libera circolazione nelle sale completo delle sequenze condannate da un procuratore di Catania.

Oggi, che pensiamo di essere molto più avanti e progrediti, non è vero che non attuiamo più la censura, la GRANDE verità è che: non facciamo più film di un certo livello.

Buon weekend maleducato a tutti!

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La nostra rubrica di satira, il modo migliore per essere sempre "irriverenti"