Colombiana

ZOE SALDANA NON BASTA A SALVARE UN ACTION POCO ADRENALINICO

Bansky aveva piazzato una carica…di fiori in mano al manifestante che protestava con veemenza. Un’immagine forte, spiazzante. Quel manifesto di arte e pacifismo contemporaneo non aveva considerato quanto i fiori possano esser letali in talune occasioni. Come le orchidee, come Cataleya, la killer del titolo.

Silenziosa, efficace, bellissima. Ed estremamente vendicativa. Addestrata ad uccidere sin da quando, bambina, vide i suoi genitori colpiti a morte dai sicari del boss locale. Trama semplice, protagonista super sexy (Zoe Saldana), ma nessun congegno ad orologeria narrativa esplode nel racconto. E il bluff estetico si scopre facilmente, tra un caricatore esaurito e l’altro.

Zoe si muove felina tra Colombia e Stati Uniti, dove il suo piano a lungo termine si porterà a compimento. Ma a che prezzo? A tratti divertente, a tratti scontatissimo, il film di Olivier Megaton (co-produzione franco-americana) è un simpatico revenge movie tanto caro alla tradizione orientale, che prova a spopolare in sudamerica, in cui c’è un altro grado di violenza.

Grazie ad una prova abulica di tutto il cast (Jordi Molla su tutti…), “Colombiana” scorre piacevole senza balzi sulla sedia, ti attrae nel suo limbo di sensualità e follia omicida e si fa a vedere e dimenticare in un batter di ciglia. Però quanto spreco…

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