Torino film fest 29: da savona a gordon levitt

IL FESTIVAL DIRETTO DA AMELIO PROSEGUE CON INTERVISTE E PROPOSTE

Partiamo con un personaggio di ritorno in città. Al TFF protagonista della “Lezione di Cinema” pomeridiana è Stefano Savona  regista  palermitano che a Torino vinse con il suo primo film (Un confine di specchi) nel 2002. L’idea alla base dell’incontro è quella di alternare parole e immagini nel tentativo non solo di costruire un percorso nel cinema e nel lavoro di Savona, ma anche di mostrare come la politica e lo spazio pubblico possano essere rappresentati e creati.

In Serdca Bumerang / Heart’s Boomerang del russo Nikolay Khomeriki il giovane protagonista trascorre una vita tranquilla  nella  routine  del  suo  lavoro  come  assistente  alla  guida  della metropolitana fino a quando non scopre di essere malato di cuore e che potrebbe morire da un momento all’altro. “Quello che volevo mostrare  –  dichiara  il  regista  –  era  ciò  che  proviamo rispetto  a  questa  realtà”. 

In concorso per questa edizione  50/50  di  Jonathan Levine. Storia del ventisettenne Adam – interpretato da Joseph Gordon-Levitt (Inception, 500 giorni insieme) – a cui viene diagnosticata una rara forma di cancro con il 50 % di possibilità di farcela. Per la sezione  Figure nel paesaggio grande attesa per l’ultimo film di  Alexander Payne al festival con  The Descendants. Quando sua moglie entra in coma in  seguito  ad  un  incidente  in barca al largo di Waikiki (Hawaii), Matt King (George Clooney), dovrà riesaminare il proprio passato e affrontare gli imprevisti del futuro. Rimasto solo, cercherà di ricucire il rapporto con le figlie finchè una di queste, Alexandra rivelerà al padre che la madre si trovava in vacanza con l’amante. Matt per dare un svolta alla sua vita, insieme alle due figlie intraprende un viaggio avventuroso alla ricerca dell’amante di sua moglie.

Per il concorso internazionale documentari ritorna  Sylvain George (L’Impossible,  Qu’ils reposent en revolte,  Figures des guerre) con  Les Eclats (ma guele, ma révolte, mon nom), topografia della resistenza dei migranti di Calais. Infine lo storico concorso Spazio Torino riservato ai registi residenti in Piemonte con 6 lavori eccezionali per originalità e invenzione formale. 

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