Com’è bello far l’amore: recensione film

COM’E’ BELLO FAR L’AMORE, LA NUOVA SFIDA DI BRIZZI: UNA COMMEDIA IN 3D SUL SESSO

com'è bello far l'amore locandinaGENERE: commedia

DURATA: 97′

DATA DI USCITA: 10 Febbraio 2012

VOTO: 3 su 5

Si può affermare che il sesso sia il tabù per antonomasia del mondo cinematografico. Ma cosa intendiamo per “film sul sesso”? Esistono, per lo più, due tipi di film che hanno per argomento la sessualità: l’uno, crea polemiche perché volgare in ciò che mostra e nel modo in cui ne parla; l’altro, è fatto per far riflettere, a volte divertire, senza mai cadere nella mancanza di finezza.

Com’è bello far l’amore, ultimo film dell’apprezzato regista italiano Fausto Brizzi, si inserisce nel secondo filone di pellicole, portando con sé anche una morale da infondere negli spettatori. Direttore artistico di Notte prima degli esami (ieri e oggi), Maschi contro femmine e sequel contrario, una delle sue caratteristiche più apprezzate dal pubblico è sempre stata il riuscir a mettere in scena problemi d’amore di coppie che vivono nella nostra società. Il tutto in modo provocatorio, sarcastico e divertente.

Andrea (Fabio De Luigi) e Giulia (Claudia Gerini) sono una coppia dalla vita apparentemente perfetta. La perfezione però, come è noto, non esiste. Il loro problema infatti, è che non fanno più l’amore. A sconvolgere la loro quotidianità, ci pensa Max (Filippo Timi), amico liceale di lei, di professione pornodivo. Si direbbe la persona giusta, al momento giusto: diventerà infatti, una sorta di sessuologo di fiducia. Li spingerà a fare nuove esperienze (di coppia e non) per dare una rinfrescata alla staticità del loro rapporto, creando non poche gag comiche per la nostra felicità.

A dare quel tocco in più al film ci pensano le buone interpretazioni degli attori. Oltre a Fabio De Luigi che è uno dei più acclamati artisti comici italiani, troviamo Claudia Gerini, ormai diva eclettica: è perfettamente a suo agio nel ruolo di una moglie e madre presente, e allo stesso tempo di una donna che vuole riscoprire la sua se(n/s)sualità. La sorpresa arriva dalla personalità comica che Filippo Timi mostra nel film: attore affermatosi in ruoli drammatici, grazie a questa parte ci da prova della sua capacità di far ridere.

Della troupe fanno parte anche Giorgia Wurth, nei panni di una pornodiva amica di Max; Virginia Raffaele che interpreta in maniera eccezionale la colf di casa, e Alessandro Sperduti, adolescente figlio della coppia alle prese con i primi problemi di cuore(e di sesso). E proprio il ragazzo, insieme ai genitori, porta con sé la morale della storia: il romanticismo prima di tutto. “Non c’è sesso, senza amore”, cantava qualcuno. E se fate l’amore, fatelo in modo sicuro.

Curiosità del film: è la prima commedia italiana girata in 3D. La proiezione in questo caso, risulta molto meno fastidiosa agli occhi del pubblico, dato che la versione è girata direttamente nelle tre dimensioni. Ciò che ne viene fuori è da non perdere, perché ti proietta all’istante nel film. Altra rarità è la colonna sonora, dal momento che è creata su misura dallo stesso Brizzi, co-adiuvato da Marco Adami e Bruno Zambrini, e interpretata da Patty Pravo. Ultima, sulla quale non vi dirò molto, perché vi lascio il piacere della sorpresa nella visione, sono i vari cameo all’interno della pellicola.

Insomma, se alla domanda “Qual è il posto più strano dove avete fatto l’amore?” rispondete “Nel lettone dei miei”, è proprio il caso che andiate a vedere questo film. Magari il giorno di San Valentino? D’altronde, si sa, il cinema è uno dei posti dove ci si bacia di più.

 

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