LE LOCANDINE DEL SUO ULTIMO FILM “LES INFIDELES” CREANO SCANDALO E POLEMICHE
Cosa penseranno i giurati e soprattutto le giurate dell’Academy circa le locandine dell’ultimo film di Jean Dujardin? Ancor prima dell’uscita de Les Infidèles infatti, sono i poster pubblicitari a fare il giro di tutto il mondo, non senza polemiche. Anzi.
La pellicola tratta, lo dice il nome stesso, di infedeltà. Per essere più precisi, sono sette episodi di tradimenti girati ciascuno da un regista diverso, tra cui l’attore stesso. Sfortuna vuole che sia proprio l’attore francese a metterci la faccia. Dico sfortuna perché lui “era” il candidato numero uno alla vittoria dell’Oscar come Miglior attore per The Artist: polemiche e scandali, si sa, non piacciono per niente ai giudici della notte delle stelle, che spesso si guardano bene dal prenderne le distanze.
Un esempio, di cui non abbiamo però certezza, può essere accaduto per la mancata e discutibile nomina di una delle interpretazioni più interessanti e brillanti dell’anno, quella di Michael Fassbender in Shame. Sessismo, argomenti indecorosi verso la figura della donna, volgarità… E se veramente i votanti degli Oscar non apprezzeranno affatto il gusto di queste foto, lo sapremo presto, visto che il 26 febbraio si terranno le premiazioni.
Nel frattempo, in Francia è già stata chiesta la rimozione dei poster dall’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria con la motivazione che “anche se fa riferimento a una scena del film che ha per tematica il tradimento, questa campagna è contraria alle regole sulla rappresentazione dell’immagine della persona umana”. Ma non staremo esagerando? Pellicole con immagini e argomenti del genere ne hanno fatte tante prima d’ora.
Il luogo comune dell’uomo menefreghista e traditore esiste dai tempi dei tempi, esattamente come quello della donna fragile e indifesa. Personalmente, parlando da donna, non mi sento particolarmente offesa da queste immagini, e soprattutto non ci trovo nulla che non si sia già visto. Non saranno due gambe di una lei, e la sfrontatezza di un lui, a violare la mia dignità.
