Posti in piedi in paradiso: recensione film

LA CRISI ECONOMICA E DELLA FAMIGLIA PER IL NUOVO FILM DI CARLO VERDONE

Il nuovo film di Carlo Verdone si intitola “Posti in piedi in Paradiso”, con un cast di attori d’eccezione e tra i migliori nel panorama italiano: Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Micaela Ramazzotti e Diane Fleri, oltre ovviamente a Carlo Verdone, ancora una volta che veste i panni di attore e di regista. Nonostante si tratti di una commedia, in perfetto stile Verdone, questa volta c’è anche qualcosa su cui riflettere, dato che il fulcro della vicenda, ciò che sta alla base del film, è la crisi economica, che si rispecchia in una crisi di tutta la società.

Il film racconta la storia di Ulisse, un ex discografico con anni di successi alle spalle, che adesso vive nel retro del suo negozio di vinili, costretto ad arrotondare i miseri guadagni della sua nuova attività, vedendo “memorabilia” su e-bay. Ulisse è anche padre di Agnese, che vive a Parigi con la madre Claire, anche lei con un passato di grande successo, dato che era una  cantante. A aggiungersi alla compagnia di attori presenti nel film “Posti in piedi in Paradiso” c’è anche Fulvio, ex critico cinematografico, che adesso è costretto a scrivere di gossip e, non potendo pagarsi l’affitto di una casa, vive presso un convitto di religiose. Infine Domenico, in passato ricco imprenditore, è un agente immobiliare che dorme sulla barca di un amico e, per mantenere le due famiglie, fa il gigolo.

I tre uomini (Ulisse, Fulvio e Domenico) si incontrano per caso, durante la ricerca di un appartamento e decidono di andare a vivere insieme per dividere le spese, come fanno milioni di lavoratori in Italia. Iniziano così le loro avventure, tra problemi di convivenza e un’amicizia sempre più forte: “Posti in piedi in Paradiso”, al primo week end in sala non ha entusiasmato, ma certamente con un buon passaparola il film raggiungerà un buon risultato, come tutti i film di Verdone. 

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