The hunger games: pareri a confronto

LA REDAZIONE SI INTERROGA SULLA TRASPOSIZIONE LETTERARIA, IL FILM FENOMENO DEL MOMENTO

La storia è ambientata in un futuro distopico, nella terra di Panem, dove un tempo sorgevano gli Stati Uniti. Lì un regime totalitario obbliga gli adolescenti a partecipare ad una sorta di crudele reality show, dove questi sono costretti a sfidarsi all’ultimo sangue. Protagonista è Katniss Everdeen che si offre volontaria per sostituire la sorella minore, prescelta per prendere parte alla trasmissione.
 

1) QUALE TIPO DI PUBBLICO POTREBBE CONQUISTARE?

Gianlorenzo Lombardi: “Hunger Games” presenta fin da subito i suoi punti di forza e di originalità nella rappresentazione di un futuro dove i Distretti, luogo dove vengono scelti i ragazzi da sacrificare, presentano fin troppe affinità con i Lager della Seconda Guerra Mondiale: un futuro anacronistico che, nonostante le premesse, non lascia perplessi e ci aiuta a entrare nella storia in modo istantaneo.

Simone Bracci: Anche se mi auguro pochi consensi, visto il successo americano, direi la gran fetta di pubblico teen, che è poi il target di riferimento per moltissime grandi aziende di intrattenimento cinematografico. Qui poi, la questione si fa più complessa, perchè voce chiama voce e in molti si precipiteranno in sala per vedere il fenomeno del momento. Rimanendo delusi.
 
 

2) MANTIENE LO STILE CINEMATOGRAFICO DEL GENERE FANTASY?

GL: Il film ad ogni modo pur con tutti i suoi difetti –a cominciare dalla sua eccessiva ‘gentilezza’- è avvincente come dovrebbe essere un kolossal estivo o in questo caso primaverile. Punta su un cast eccellente capitanato dalla bella Jennifer Lawrence che conferma le sue doti di attrice tra le più intense della sua generazione dopo le sue ottime prove in “Burning Plain” e “Un gelido inverno”. Convincono anche gli attori di contorno…

SB: A tratti. Il film dovrebbe dipanarsi meglio nel raccontare le differenze sostanziali tra distretti, tra i primi, abituati e cresciuti a lottare, e gli ultimi, che dovranno combattere (sadicamente) per sopravvivere. Invece, ci lascia con un mix di sentimenti, colori ed emozioni contrastati, pathos irrilevante e messa in scena ridicola, specialmente se pensiamo 1 al budget di riferimento, 2 alla potenza evocativa delle parole. Qui disattesa per colpa di momenti estremamente edulcorati rispetto all’impatto che il messaggio iniziale avrebbe voluto dare.

3) LO CONSIGLIERESTI? 

GL: The Hunger Games forse non si merita tutta la montatura che lo circonda, ma è ideale per passare due ore scacciapensieri. Certo, un po’ più di sangue in più non avrebbe fatto male, almeno per noi, fan di un cinema estremo, da cui Hunger Games si discosta e non di poco.

SB: Direi di no…una cantonata rimane una cantonata. Con la doppia beffa del potenziale sprecato, perchè sulla carta è tutto costruito per essere un successo: location, cast (brava la Lawrence, Woody Harrelson, Stanley Tucci, ecc.), idee. Però viene assemblato in maniera veniale ed è una colpa enorme per chi era al timone. Regia e non solo…

SCRITTO DA GIANLORENZO LOMBARDI E…

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