Figari film festival 2012: chiuse le selezioni

LA DIERO ANNUNCIA CHE L’ORGANIZZAZIONE STA STUDIANDO TUTTI I LAVORI PROPOSTI

Il Figari Film Festival tende a ricercare, scoprire e promuovere nuovi autori del cinema contemporaneo indipendente sia italiano che straniero. Il festival rappresenta una vetrina per gli addetti del settore cinematografico già affermati e si propone, altresì, come trampolino di lancio per registi, sceneggiatori ed attori emergenti. Ora l’attesa per la nuova edizione è finita o quasi. L’11 maggio si sono chiuse le selezioni per la seconda edizione del FFF e la Direzione Artistica sta lavorando alacremente alla definizione dei candidati alla selezione finale che si contenderanno la vittoria dal 10 al 14 luglio prossimo a Golfo Aranci.

Quasi 300 corti sono giunti alla sede DIERO, lavori provenienti da 20 Paesi: Italia, Spagna ma anche Messico, Argentina e Siria. La presenza di molti lavori internazionali è stata possibile quest’anno grazie alla collaborazione che la Direzione Artistica ha fortemente voluto e instaurato con le Ambasciate Estere in Italia che hanno permesso la scoperta di cinematografie in espansione come quella messicana che, attraverso l’Istituto di Cinematografia Messicana, produce e distribuisce prodotti innovativi e di qualità.

Il cinema indipendente è vivo. Si muove attraverso canali ufficiosi forse, ma pronto a sradicare le convenzioni del sistema cinematografico soprattutto italiano. Visionando i corti inviati traspare soprattutto la necessità di fare cinema. Un bisogno quasi intrinseco di esprimere idee e sentimenti attraverso l’arte cinematografica, nonostante le ristrettezze produttive, nonostante le difficoltà. La necessità di portare lo sguardo “attraverso” e “oltre” il mondo. “Non facciamo più cinema per sfuggire alle responsabilità o per convenienza. La mia generazione, e soprattutto quella dopo la mia, fa cinema, si pone dietro la macchina da presa perché il cinema è un bisogno dell’anima, l’espressione di una necessità. Il cinema è necessario. È come l’amore e si fa per amore”, si lascia sfuggire Rosita D’Oria in merito al lavoro sinora svolto dalla Direzione Artistica.

Tutti i lavori si distinguono per la qualità estetica e la valenza produttiva e coprono tutti i “generi”: dalla commedia al drammatico, dall’animazione al documentario. È appunto la qualità a rendere ancora più difficile il lavoro della direzione artistica, costretta a dover effettuare una scelta in linea con la mission del festival. Compito ancora più arduo toccherà dopo alla giuria di qualità. La selezione ufficiale verrà annunciata a metà giugno, quindi sino ad allora incrociate le dita, poi vi aspettiamo in Sardegna.

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