Comic-con: presentati 7 minuti di django unchained

TARANTINO PARLA A SAN DIEGO DEL SUO ULTIMO FILM

Altra giornata per palati fini al Comic-Con di San Diego, la kermesse del cinema d’avventura e di quello tratto da fumetti che sta catalizzando tutte le attenzioni della stampa del settore in America e nel resto del mondo. Guest star d’eccezione ieri nientemeno che il professor Tarantino, a lezione per qualche ora di fronte ad una folla di adepti e curiosi, giunti in massa per gustare l’ennesimo show di uno dei registi più innovativi e apprezzati degli ultimi anni.

L’occasione dell’incontro è la presentazione di alcune sequenze del nuovo lavoro del filmaker; quel Django Unchained che già fa sognare e gridare al capolavoro.
Tarantino racconta alla folla la genesi di questo progetto e ricorda di come la storia sia liberamente tratta dal personaggio di Django, apparso sullo schermo per la prima volta nel 1966 in un film del regista italiano Corbucci. Un cowboy misterioso, che per l’occasione aveva il volto del “nostro” Franco Nero (allora venticinquenne), in giro per il Far West con appresso una bara.

Tarantino rende così omaggio a quello che ha sempre considerato un suo maestro, quel Sergio Leone che ha saputo inventare e dare lustro allo spaghetti western all’Italiana, genere cui il regista americano ha attinto a piene mani anche nei suoi lavori precedenti.
Quentin ha raccontato di aver sempre ammirato il cinema di Sergio Corbucci e di aver partecipato in passato a dibattiti sulle sue opere oltre ad aver scritto saggi in sostegno al suo lavoro. L’idea di Django Unchained è nata proprio mentre stava lavorando ad un libro su quei film e sul West selvaggio venendo colto da una improvvisa ispirazione.

La storia è ambientata nel Sud degli Stati Uniti, negli anni pre-guerra civile, quando la legge è dettata dai proprietari delle piantagioni, e gli afroamericani sono ancora al gradino più basso della scala sociale, trattati come schiavi. Django è uno di loro, uno schiavo che ha le sembianze di Jamie Foxx e che viene comprato ad un asta da un dentista tedesco, cacciatore di taglie e dalle fattezze di Christopher Waltz. Il cacciatore propone al suo schiavo la libertà in cambio di un aiuto nell’uccidere due uomini. I due proseguiranno invece nella loro carneficina diventando una stravagante e non convenzionale coppia di killer. I due si imbatteranno nel loro cammino in Calvin Candie, il grande Leonardo DiCaprio, il più cattivo tra i padroni delle piantagioni con il quale ci sarà uno scontro all’ultimo sangue.

Tarantino riscrive la storia del Western ed immagina un mondo in cui gli schiavi si ribellano ai padroni e diventano a loro volta carnefici. Una rivisitazione poetica di uno dei periodi più bui della storia americana, dopo aver già immaginato la rivincita degli ebrei contro i nazisti in “Bastardi senza gloria”.

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Onnivoro cinematografico e televisivo, imdb come vangelo e la regia come alta aspirazione.
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