Salina doc festival: il festival che guarda ad “altrifuturi”

PARTE IL 19 SETTEMBRE LA KERMESSE DEL DOCUMENTARIO NARRATIVO

Al via dal 19 al 23 settembre la sesta edizione del Salina Doc Festival dal titolo Altrifuturi?.Cinque giornate di cinema, workshop, incontri, mostre e musica all’insegna del sogno e del futuro, per immaginare il racconto di nuovi domani, per lavorare insieme in un mondo più solidale, per essere liberi di migrare da una sponda all’altra del nostro mare, per vivere Altrifuturi.



Il Festival dedicato al documentario narrativo diretto da Giovanna Taviani, con la consulenza di Mazzino Montinari e Antonio Pezzuto, grazie alla collaborazione organizzativa di ANFE, Salina-Isola Verde e dei comuni di Malfa, Leni e Santa Marina ha anche ottenuto la titolarità dall’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, con l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, del Senato della Repubblica, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.



Solo attraverso il racconto della memoria e l’immaginazione di nuovi orizzonti, si costruisce e si esprime l’identità di un territorio, idealmente e materialmente intesa. In questo momento, segnato da pesanti tagli ai finanziamenti destinati alla cultura, è importante ricordare quanto arte e spettacolo siano essenziali per sostenere e alimentare il progetto di un futuro condiviso.

Per questa ragione la direzione artistica ha sentito l’esigenza di concentrare lo sguardo sul panorama italiano di quest’ultima sofferta stagione, con un Concorso Nazionale intitolato Altrifuturi? Nella certezza di trovare fra le nuove proposte i segni e le tracce di un sogno prossimo venturo.

La giuria che assegnerà il Premio Tasca d’Almerita al miglior film sarà composta da 5 nomi di grande prestigio: la montatrice Ilaria Fraioli, la scrittrice Lidia Ravera, il direttore del FIDMarseille Jean Pierre Rehm, i registi Gianfranco Rosi e Daniele Vicari. Immaginare il futuro, nel gioco profondo e spesso visionario del cinema di realtà, è la scommessa lanciata quest’anno dal SalinaDocFest. Il tema sarà un filo rosso che percorrerà tutto il festival, a partire dalla Finestra Carceri e Arte: un riflettore acceso sui luoghi dell’esclusione per antonomasia che, in questi giorni di flessione e di crisi, sono diventati nuovi e paradossali spazi di libertà, capaci di disegnare orizzonti espressivi aperti a un’estetica davvero innovativa.



La kermesse si aprirà con l’inaugurazione di una mostra fotografica curata da Andrea Mancini che porterà a Salina gli scatti di Umberto Montiroli, realizzati a Rebibbia durante le riprese del film Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani (proiettato in serata per il pubblico dell’isola, in presenza degli autori).

Tra gli ospiti previsti, Salvatore Striano (protagonista del film dei Fratelli Taviani) e Gaetano Di Vaio.

Ufficio Stampa Marzia Scanu

(29 Agosto 2012)

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