Venezia 69: pietÀ di kim ki-duk in concorso

KIM KI-DUK RE-INTERPRETA IN CHIAVE ASIATICA LA PIETÀ DI MICHELANGELO E SI PRESENTA IN CONCORSO ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

Kim Ki-duk numero 18. Ovvero 18esima pellicola per il cineasta coreano. Stiamo parlando di Pietà, il film scelto per rappresentare l’Asia (In concorso) alla 69esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia. La pellicola, che sarà proiettata al lido qualche giorno prima dell’uscita nelle sale coreane (e già vi anticipiamo che a settembre verrà distribuito anche nel nostro paese), mescola simbologia religiosa e sesso, topoi di Kim Ki-Duk, che questa volta re-interpreta in chiave moderna la Pietà di Michelangelo, come si può anche notare dalla efficace foto di scena, che è stata poi anche utilizzate per la locandina. 

Pietà racconta la storia di Gang-Do (Lee Jung-Jin), un uomo cinico e disincantato che lavora per uno strozzino. Gang-Do non ha famiglia, nè amici e tanto meno scrupoli, soprattutto quando si tratta di reclamare il dovuto presso i debitori.
Un giorno, compare dal nulla una donna misteriosa (Jo Min-Su) che sostiene di essere sua madre.
Inizialmente diffidente, l’uomo si legherà alla sconosciuta e scoprirà un doloroso segreto del suo passato.

Il regista ha dichiarato che per la prima volta nella sua vita ha lavorato in maniera diversa, ovvero cercando di realizzare un film per le masse, con una storia riconoscibile universalmente. Nonostante tutto Kim Ki-duk è convinto che anche Pietànon sia molto diverso dai miei film precedenti. In questo film, due persone che infliggono e subiscono punizioni legate al denaro, si incontrano, pur avendo poca probabilità di conoscersi, e formano una famiglia.
E attraverso questa famiglia, arriviamo a comprendere quanto siamo complici di tutto ciò che accade nel corso della nostra vita
”, come ha dichiarato ad un giornale della Corea del Sud

Il film è stato girato in appena due mesi, a cavallo tra il febbraio e il marzo del 2012.
A differenza degli ultimi film del regista, sembra che con Pietà ci sia un ritorno alle origini, con una pellicola più simile ai film d’esordio, piuttosto che a quelli recenti. Ma staremo a vedere: del resto manca davvero poco all’inizio di Venezia 69.  

 

(4 Agosto 2012)

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