Venezia 69: ecco chi sono i giurati

TRA NOMI CELEBRI E PERSONAGGI A SORPRESA TANTI I PREMI DA ASSEGNARE

I più attenti osservatori delle istantanee dalle passerelle dei numerosi film presentati al Lido, avranno notato, nella massa di attori e registi più o meno conosciuti, un volto assai celebre, ma totalmente estraneo a questo ambiante.

Christophe Le Friant, meglio noto al pubblico come Bob Sinclair (a sinistra nella foto) è apparso sul Red Carpet di questa 69esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia come un corpo celeste che si avvicina nella sua orbita ad un pianeta più grande, dal quale la stella luminosa è visibile soltanto per pochi minuti.

La presenza di un Dj nella giuria che dovrà assegnare il Premio DeLaurentiis, ha fatto storcere il naso a molti, ponendo subito qualche punto interrogativo sulle scelte di Barbera.

A fianco del francese, per premiare la miglior opera prima tra i titoli presentati in tutte le sezioni, ci saranno Isabella Ferrari, il regista e produttore indiano Shekhar Kapur, il critico Michel Demopoulos e l’americano Matt Reeves.

Gli occhi di tutti saranno però puntati sui giurati chiamati ad assegnare i premi che contano. E valutando attentamente il curriculum dei nomi selezionati bisogna fare un plauso alle scelte compiute. 
Il lotto formato dal Presidente Michael Mann e da Matteo Garrone, Marina Abramovic, Laetitia Casta, Peter Ho-Sun Chan, Ari Folman, Ursula Meier, Samantha Morton e Pablo Trapero è sicuramente di altissima levatura.
Otto i premi da assegnare nella giornata dell’8 settembre.

Leone d’Oro per il miglior film
Leone d’Argento per la migliore regia
Premio Speciale della Giuria
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente
Premio per la miglior sceneggiatura
Premio per il migliore contributo tecnico

Abolita da questa edizione la possibilità di ex aequo, molto contestata in passato e utilizzata spesso per i deprecabili contentini ai film italiani in concorso, se non per i riconoscimenti agli attori (Coppe Volpi e Premio Mastroianni).

Altra sezione altri giurati. Pierfrancesco Favino è il capogruppo delle personalità chiamate a giudicare i film della sezione Orizzonti. Accanto a lui la regista e attrice libanese Nadine Labaki, il regista macedone Milcho Manchevski e l’iraniano Amir Naderi
Tre le statuette da assegnare.

Premio Orizzonti per il miglior film
Premio Speciale della Giuria Orizzonti
Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio

Vale la pena ricordare in questo frangente che l’edizione 2001 della Mostra, sempre targata Barbera, poteva contare come Presidente di giuria su Nanni Moretti. Un Moretti che è forse l’unico ad essersi sbilanciato lo scorso Maggio sul ruolo e i compiti dei giurati di un Festival. All’epoca Presidente di Giuria a Cannes il regista italiano, in un’intervista rilasciata al quotidiano Libération, enunciò i cosiddetti quattro comandamenti del perfetto giurato.

Punto primo: non applaudire né prima né dopo le proiezioni: siete osservati, ogni minimo gesto può essere interpretato. 
Punto secondo: vedere tutti i film, dall’inizio alla fine.
Punto terzo: fare spesso riunioni. 
Punto quarto: non andare alle feste dei film in concorso.

Duro lavoro quello del giurato, chiamato in questa investitura ufficiale ad un tour de force tra proiezioni, incontri, interviste e cene ufficiali. Di sicuro, in una rassegna fortemente segnata dalla crisi economica, con i budget delle produzioni ridotte all’osso, non aspettatevi di partecipare alle grandi feste che imperversavano fino a qualche anno fa.

E chissà, magari, non vi stupirete nel trovare qualche faccia famosa comodamente seduta accanto a voi per degustare i deliziosi Spritz Aperol offerti dai locali del Lido per cifre irrisorie: circa 3 euro.

(3 Settembre 2012)

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