Road to ruins: questa mattina la conferenza stampa

DI SEGUITO IL PROGRAMMA ILLUSTRATO DURANTELA PRESENTAZIONEUFFICIALE

In mattinata, presso il  Nuovo Cinema Aquila di Roma, nel quartiere Pigneto, si è svolta la conferenza stampa dell’edizione 2012 del festival Road to Ruins, nostro partner, una rassegna cinematografica che abbraccia la sfera musicale a 360 gradi, che si terrà dall’ 11 al 14 ottobre presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma. 

All’evento era presente lo staff dell’organizzazione artistica al completo, costituito dal presidente PierPaolo De Iulis, Anthony Ettorre e Alessandro Zoppo, Tiziano Tarli e Pier Paolo De Santis, con la partecipazione del critico e giornalista musicale Federico Guglielmi e del regista Massimiliano Verdesca.

 Il fondatore del Road To Ruins, PierPaolo De Iulis, ha sottolineato come il festival, per dodici anni abbia avuto una veste prettamente musicale, dedicandosi alla sponsorizzazione del punk rock storico, mentre, solo dallo scorso anno si sia indirizzato al cinema, legato alla cosiddetta “musica per immagini”, presentando diverse anteprime e sezioni dedicate alla documentaristica musicale italiana, settore ancora limitato in Italia. Questa seconda edizione rivisitata amplia i suoi orizzonti a nuove sezioni, come le biografie musicali, nonché veri e propri film che vedono la musica protagonista indiscussa.

La parola è poi passata ad Anthony Ettorre che ha ribadito le difficoltà della diffusione della documentaristica musicale e di film di finzione che si occupino prettamente di rock, se non si considerano le produzioni indipendenti, carenti di strumenti per farsi conoscere. “La sfida di quest’anno era riuscire a farlo sul piano internazionale” ha affermato, visto il budget ridotto, “il festival riusciamo ad averlo grazie all’ospitalità di Roma Capitale e del Nuovo Cinema Aquila, e anche grazie alla sensibilità delle produzioni estere che abbiamo contattato e che verranno a loro spese. Un esempio è Viva Zappatore di Massimiliano Verdesca, tra i film di punta della prima edizione che non ha avuto ancora una distribuzione in Italia. Il regista è intervenuto durante la conferenza raccontando come è nata la storia e l’iter di lavorazione delle riprese.

Alessandro Zoppo ha inoltre aggiunto che “sarà abbattuto il confine tra documentaristica, cinema verità e finzione”, per cui da una parte ci sarà una documentaristica classica, dall’altra un’attenzione particolare alle sperimentazioni più sporche, smaccatamente punk, oppure surreali e psichedeliche.

Per Federico Guglielmi, osservatore da anni del Road to Ruins, il festival è senz’altro “un’esperienza anticonvenzionale, che ha recuperato un legame piuttosto saldo con un certo tipo di underground”, vanta un programma ricco di esperienze diversissime, che hanno un filo conduttore con un “media culturale altrettanto avvincente” quale è il cinema.

Durante la rassegna saranno allestiti altri due focus speciali. Pier Paolo De Santis, ha illustrato la sezione su Virgilio Villoresi, artista di videoclip animati che lavora in analogico, e quella intitolata Tecniche miste, basata sulla ricerca di linguaggio dei videoclip meno convenzionali in circolazione, del panorama italiano indie e non solo. Tiziano Tarli ha parlato, invece, del focus dedicato al Folk Studio, storico locale romano degli anni Sessanta, fucina musicale da cui sono usciti nomi del calibro di Venditti e De Gregori.

Infine, Luca Verdieri, ha accennato all’evento EUT (Europa Unita nel Trash), la parte più goliardica e ludica del festival. Videoclip, spezzoni di film e musica di dubbio gusto, sono stati raccolti sul web e saranno riproposti sotto forma di collage nell’ambito di un esilarante djset.

Maria Teresa Limosa

(4 Ottobre 2012)

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