Ralph spaccatutto: recensione film

DIVERTENTE INCURSIONE NEL MONDO DEI VIDEGIOCHI PER LA GRANDE PRODUZIONE DISNEY

GENERE: Animazione

USCITA: 20 Dicembre

Facendo un pessimo gioco di parole potremmo dire Ralph Spaccatutto spacca di brutto. Questo perché mancava da tempo in una produzione interamente Disney (e non Pixar) un’energia e una creatività tali da far invidia alla maggior parte di sceneggiatori comici del cinema ‘live action’ in attività a Hollywood. L’esordio alla regia nel lungometraggio di Rich Moore, autore proveniente dal mondo dei Simpson e di Futurama, è una curiosa, quanto stravagante, incursione del cinema d’animazione nel mondo dei videogiochi.

Ralph Spaccatutto (in inglese Wreck-It Ralph) è un cattivo di un videogioco di una sala Arcade che, ogni volta che qualcuno inserisce un gettone, è costretto a distruggere un palazzo per poi venire sconfitto dal ‘magico carpentiere’ Felix Aggiustatutto. Un giorno, stanco di quest’attività,  decide di uscire dal proprio gioco per cercare di fare l’eroe in un violento gioco di fantascienza. Purtroppo la sua tendenza a fare disastri, raggiungerà proporzioni epiche quando introdurrà un alieno assassino nel mondo zuccheroso di Sugar Rush, dove gare di macchine si fanno ogni giorno su strade di caramelle. Sarà l’unica occasione per il gigantesco Ralph per dimostrare che dopotutto non è così cattivo come sembra.

Oltre al nome di Moore, va citato il nome di John Lasseter, capo della Pixar, per la complessiva riuscita del film. Da poco diventato produttore esecutivo e consulente delle ultime pellicole Disney, il regista di Toy Story non ha lasciato il segno nell’immaginario con Winnie the pooh nel bosco dei 1000 acri e Rapunzel: le cose potrebbero cambiare da questo titolo visto che molti in patria hanno gridato al capolavoro. Questi saranno pure toni altisonanti, ma si ha fin da ora la sensazione che Ralph Spaccatutto diventerà un cult nel suo genere: regista e sceneggiatori fanno perno su un immaginario che coinvolge molti spettatori(sul serio: chi è che non hai mai giocato a un videogioco?) e lo ribaltano, parodiandolo affettuosamente e rendendolo qualcosa di totalmente nuovo agli occhi dello spettatore.

Una cosa simile aveva fatto Edgar Wright con un film che per molti è già classico, quello Scott Pilgrim, probabilmente la più grande trasposizione dell’universo ‘video-giocoso’ mai fatta sul grande schermo. Gli spettatori più attenti noteranno camei di personaggi importanti dei videogames d’annata come Pac-Man, ma è interessante vedere come Hero’s Duty, il videogioco di fantascienza che svolge una funzione fondamentale nella storia, sia ricalcato su un fenomeno planetario –che prima o poi potrebbe anche sbarcare al cinema- come Halo

C’è da dire che anche chi non è pratico di questo mondo si farà parecchie risate e oltretutto assisterà a uno dei rapporti padre/figlia tra i più sinceri che il cinema d’animazione abbia saputo ricreare negli ultimi anni. Poi il tema è sempre quello “Accetta te stesso. Solo in questo modo gli altri ti accetteranno”. E questa volta la ‘massima’ viene detta nella migliore maniera possibile. 

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