Serial tv: per appassionati seriali e non

DALLA A ALLA Z, UNA BREVE LISTA DEGLI SHOW DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE

Amanti di serial uniamoci, impossibile seguirle tutte, salvo perdere vista, donna e lavoro. Quindi, nel delirio dell’offerta tv, diamo una veloce rassegna all’andamento delle ultime serie, considerando i fattori in gioco, ovvero la qualità del prodotto, il fattore audience e la comunicabilità di una serie arrivata a tot. stagione, specie in lingua originale, che significa nel “dialetto” americano.

E per rapidamente intendiamo proprio una battuta su ogni serie, a nostro parere, più significativa del momento o dei mesi a venire, in rigoroso ordine alfabetico, un mini abbecedario che riporta ordine nel caos regnante di un palinsesto stracolmo di proposte, alcune eccellenti, altre mediocri, molte destinate alla precoce chiusura. Quindi chi meglio di Film4Life può indicarvi qualche perla, anzi indirizzarvi come un consiglio (doc) nella visione da piccolo schermo? Pensiamo di avervi agevolato la scelta…

Seconda parte, dalla M alla Z:

M di Modern Family, fa ridere, diverte e fa riflettere sulla gestione contemporanea dei rapporti di coppia, completamente diversi da come li pensiamo, stravolti, irriverenti, geniali.

N di Newsroom, Alan Sorkin dirige un magnifico Jeff Daniels sulla parabola contemporanea delle strumentalizzazione dei media, come il quinto potere manipoli le coscienze comuni. Cambiare è possibile.  

O di Once Upon a Time, perché le favole sono sempre di moda e il tuffo in un passato magico, tenebroso e incantato non ha nulla da invidiare rispetto alle soap opera di oggi. Piene zeppe di retorica.

P di Person of interest, Reese e Finch, un duo al di sopra della legge che cerca di rimediare agli errori di una società corrotta e prevedibile. Se vittima o esecutore, se il vostro numero esce, saranno loro a trovarvi.

R di Revolution, una saga complessa ambientata in un futuro retrogrado perché l’energia elettrica si è estinta, cosa è successo e cosa fare ora per sopravvivere lo scopriamo puntata dopo puntata.

 S di Scandal, non siate subito maliziosi, qui a fronte di “scandali” veri e proprio nell’alta società, nel governo o in enti pubblici, subentra un avvocato per (s)mascherare potenziali complotti. Accattivante.

T di True Blood, l’ultima stagione è stata epica per tanti motivi, con un membro eccellente del cast di vampiri, l’italiana Valentina Cervi. Cresce l’attesa per la prossima, in cui buoni e cattivi si confonderanno.

U di Two, ovvero 2 Broke Girls, hipsters di New York unitevi, queste due scatenate sbarbatelle vi faranno ridere a crepapelle, specie grazie ai loro “impossibili” comprimari per sopravvivere da squattrinate.

V di doppia V, ovvero Walking Dead, serie geniale sull’orda di zombie che ha invaso il mondo. E del manipolo di eroici sopravvissuti che cercano la salvezza, combattendo con sagacia e disperazione.

Z di…Zeta ovvero fin delle trasmissioni. Ma vi lasciamo con una chicca, la serie tv più bella dell’ultimo biennio per distanza su tutte le altre. Una bomba di pathos, il fattore acca: H di HOMELAND. 

(1 novembre 2012)

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