Buongiorno papà: recensione film

EDOARDO LEO DIRIGE UNA COMMEDIA DIVERTENTE MA NON TROPPO ORIGINALE

buongiorno papà locandinaGENERE: commedia

DATA DI USCITA: 14 Marzo 2013

VOTO: 3 su 5

Il mestiere del genitore non è per tutti. Figuriamoci poi se una persona genitore non ci vuole proprio diventare. È un tema caro al regista romano Edoardo Leo quello della famiglia e delle problematiche relazionali che si creano all’interno di essa. Già nel primo film d’esordio alla regia infatti, Diciotto anni dopo, raccontava in un processo di evoluzione il rapporto di due fratelli che dopo anni di lontananza voluta si ritrovano insieme per la morte del padre.

Buongiorno Papà è la storia di Andrea (Raul Bova), single convinto e sciupa femmine incallito. La sua vita ruota attorno al divertimento, alle belle donne e alla già avviata carriera professionale. Cosa si potrebbe volere di più dalla vita? I problemi di Andrea sorgono nel momento in cui bussa alla sua porta Layla (Rosabell Laurenti Sellers) che si dichiara essere la figlia diciassettenne, insieme al nonno (Marco Giallini). Come gestire una situazione che prevede responsabilità per Andrea, visto che i due sono arrivati per non uscire più dalla sua vita?

Leo gira un film il cui stile si rifà al romanzo di formazione. Il “grande grosso e giuggiolone” Bova, è perfetto nei panni di un padre superficiale quanto immaturo, che crescerà in un percorso evolutivo che tende a migliorare la sua persona facendogli capire che è il momento di prendersi le responsabilità che ogni adulto deve assumersi ad un certo punto della vita e posto di fronte l’evidenza di essere padre. Interessante anche la prova artistica della giovane Rosabell, già vista e apprezzata recentemente in Gli Equilibristi di Ivano Di Matteo. Bizzarro è invece il personaggio di Marco Giallini che, nelle veste di un nonno dall’intramontabile anima rock, regala non poche risate allo spettatore.

Da un soggetto di Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare, Viva l’Italia), la commedia di Leo risulta un lavoro apprezzabile e gradevole. Purtroppo non riesce a scalare la montagna dell’originalità, cadendo a volte nel grottesco e in situazioni fin troppo surreali. Il pubblico però si divertirà anche nel cercar di indovinare i molti riferimenti a grandi capolavori del cinema, che sono presenti nel film.

 

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