Come un tuono: recensione film

REGIA ESEMPLARE PER UN RACCONTO CHE LEGA UNA STORIA GENERAZIONALE CON QUALCHE INTOPPO

GENERE: drammatico

DATA DI USCITA: 4 Aprile 2013

Tragedia greca in tre atti invertiti, il ritorno a casa, l’epos e la resa dei conti generazionale nel posto oltre la collina, laddove comincia il bosco dei pini, luogo interiore in cui riflettere e fuggire. Derek Cianfrance, dopo Blue Valentine, ha pensato così di scrivere una piece teatrale che racconta tre lustri attraverso il confronto tra due famiglie, Come un tuono nasce proprio da questa esigenza, affrontare il dolore di una scelta che avrà ripercussioni anche sul futuro.

Ryan Gosling e Bradley Cooper mai così intensi, si dividono equamente lo schermo nonostante le loro strutturate differenze fisiche e caratteriali, adattati ai personaggi che interpretano, così distanti (quasi all’opposto), così vicini da sfiorarsi per un attimo. Luke il bello è un pilota di moto, uno stuntman sbandato che decide di rapinare banche per provvedere al figlio che non sapeva di avere; Cross è un agente di polizia che intraprende la carriera politica e poi, nonostante sappia come provvedere al figlio, non sa come gestirlo.

Genitori e prole unite dallo stesso sangue, ma da destini diversi, il plot convince a metà, la regia è fluida ma coo eccessiva repentinità nel tratteggiare il passaggio di testimone da un protagonista all’altro. I personaggi, ben costruiti specialmente nel focus dedicato a Gosling, non sempre si amalgamano uno con l’altro e lasciano spiazzati per le loro scelte estreme. Gli spazi ampi della periferia americana sono poi la cornice ideale quale sfondo di una storia probabile, quanto classica nella messa in scena shakesperiana.  

Il film si fa apprezzare nel suo incedere lento, necessariamente lento, al passo con l’armonica colonna sonora e attrae lo spettatore quando racconta il dramma intimo di ciascuna delle famiglie coinvolte, quando ne esalta l’umanità dei singoli elementi e il rimorso umano. Meno nelle scene di azione comunque valide, montate quasi fossero un taglio netto con il ritmo che, pagina dopo pagina, viene imposto dallo scorrere del tempo.

Veloce e ineluttabile come un tuono durante il temporale. 

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