Sinister: recensione film

HORROR DI STAMPO CLASSICO, MA ANCOR PIU’ ESTREMO E RICCO DI TENSIONE EMOTIVA

GENERE: horror

DATA DI USCITA: 14 Marzo 2013

Un horror che nasce da un incubo, incubo fatto dopo aver visto un film. È questa la storia di Sinister, un’idea del regista e sceneggiatore Scott Derrickson, realizzata dopo aver fatto un brutto sogno causato dalla visione di The Ring, stando alle dichiarazioni ufficiali. Sinister non è il classico horror che “spaventa”, ha un significato profondo, legato alle paure del protagonista di non essere più ricco e famoso come una volta, terrore che comanda la sua vita e influenza le sue scelte senza che se ne renda effettivamente conto.

Dopo aver riscosso successo grazie alla pubblicazione di un libro relativo ad un fatto di cronaca nera, Ellison Oswalt (Ethan Hawke) decide di trasferirsi con moglie e figli a King County per indagare sull’impiccagione di una famiglia e sulla misteriosa scomparsa della figlia più piccola. Lo scrittore compra la casa dove è avvenuta la strage e in soffitta trova una scatola contenente delle pellicole che testimoniano la tragedia, insieme ad altri crimini. Ellison comincia così ad indagare minuziosamente sull’accaduto…

Il film del regista di L’esorcismo di Emily Rose, è stato girato tra New York e Los Angeles, riuscendo a creare un ottimo thriller-horror che riesce a catturare lo spettatore in un crescendo di atmosfere macabre. Derrickson usa abilmente rumori, suoni, musica, ambientazioni e dettagli inquietanti per far salire la tensione già dalle prime scene. Un salto di qualità che, con questo lavoro originale,c urato e ricco di suspence convince in pieno nel suo intento di realizzare “un horror dedicato ai fan dell’horror”.

Consigliatissimo agli amanti del genere che non rimarranno affatto delusi. 

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