Bernardo Bertolucci: questioni di burro

IL REGISTA DI “ULTIMO TANGO A PARIGI” SI SCUSA CON LA PROTAGONISTA MARIA SCHNEIDER

Lei, Maria Shneider l’aveva detto e ripetuto nella sua, non lunghissima, vita di essersi sentita violentata sia da Marlon Brando che da Bernardo Bertolucci in quella scena di Ultimo tango a Parigi dove anche il burro aveva un ruolo importante. E oggi, 41 anni dopo, il Maestro Bertolucci in quel di Parigi e durante la masterclass sul cinema organizzata alla Cinematheque francaise lo ha ammesso “forse sono stato colpevole per Maria Schneider, ma non potranno condannarmi per questo”.

Certo, poteva dirlo prima evitando la rabbia della gran donna del suo più famoso e, diciamocelo, più bel lungometraggio di passare la vita a sentirsi frustata scatenando su di lui la costante rabbia retta da frasi come “non ho ancora perdonato Bertolucci per il modo in cui mi ha trattata e anche quando l’ho incontrato a Tokyo 17 anni fa, l’ho ignorato. E poi, lui e Marlon hanno fatto una fortuna con il film ed io circa 2.500 sterline. E Bertolucci era pure comunista!”.

Poteva dirlo prima, ma l’ha detto oggi parlando dei retroscena della scena più hot e censurata della sua cinematografia “l’idea di come girare questa scena è venuta a me e a Marlon Brando mentre stavamo facendo colazione seduti sulla moquette dell’appartamento parigino e a un certo punto lui ha cominciato a spalmare del burro su una baguette: subito ci siamo dati un’occhiata complice. Abbiamo deciso di non dire niente a Maria per avere una reazione più realistica”.

Tutta colpa della baguette, quindi, ma infondo “Maria voleva fare cinema a tutti i costi, era molto giovane, aveva appena vent’anni all’epoca del film. Per tutta la sua vita poi è stata molto rancorosa sia nei miei confronti che nei confronti di questo film. Rancorosa perché si è sentita sfruttata. È purtroppo quello che spesso succede quando si è dentro un’avventura che non si comprende. Lei aveva un’intelligenza istintiva. Non aveva i mezzi per filtrare quello che gli è successo” ha asserito, quasi a giustificarsi, il cineasta.

Forse lei, ancora oggi, risponderebbe così “credo che Bertolucci sia sopravvalutato. Non ha più fatto nulla dopo Ultimo Tango che abbia avuto lo stesso impatto. Era grasso, sudato e ci ha manipolati, sia a Marlon che a me. Faceva determinate cose per provocare reazioni in me. Alcune mattine sul set era molto gentile e salutava, altri giorni non diceva niente. Io ero troppo giovane e ingenua. Marlon più avanti ha confessato che si era sentito manipolato e lui era Marlon Brando, potete immaginare come mi sono sentita io” e, a onor del vero, su qualche punto alla bella Shneider, volata in cielo troppo presto, non è che si possa dare torto.

E comunque ora le discussioni stanno a zero e le scuse, tardive, troppo tardive, sono arrivate: quel che rimane è un capolavoro del cinema e, irrisolvibili, mere questioni di burro.

S.M.

About Il maleducato 108 Articoli
La nostra rubrica di satira, il modo migliore per essere sempre "irriverenti"