Noi, Zagor: recensione film

LA PASSIONE E LA PROFESSIONALITÀ SONO LE CARTE VINCENTI DEL FUMETTO

NOI ZAGOR LOCANDINA FILMGENERE: documentario

DURATA: 70′

DATA DI USCITA: 22-23 Ottobre 2013

VOTO: 3 su 5

“They say there is a road for all dreamers to walk on, for the ones who believe in their souls, and for me that is the road to Darkwood..”. Era il lontano 1961 quando Gallieno Ferri ha dato vita insieme a Sergio Bonelli al personaggio di Zagor. Nel periodo in cui Tex andava a ruba già da qualche anno, nasce il secondo fumetto della casa editrice italiana, un western con elementi caratteristici del fantasy. Dalle grandi abilità fisiche, Zagor lotta audacemente contro i nemici con la sua fedele scure. Un personaggio dal passato turbolento, che grazie alla sua forza e alla volontà di combattere il male in ogni suo aspetto, ha rapito i cuori di giovani e adulti che ancora oggi tutti i mesi vanno in edicola a comprare l’ultimo numero, in Italia come all’estero.

Per questa sua particolarità, per l’affetto e l’ammirazione, per il seguito straordinario che ha, Riccardo Jacopino ha deciso di girare un documentario sulla sua storia, dalla nascita al successo, fino ai giorni nostri. Noi, Zagor apre il sipario con Gallieno Ferri, che racconta di come si sia avvicinato alla casa di fumetti e di come abbia creato la figura di Zagor insieme ai Bonelli. Quella su cui hanno scommesso i due, era in fin dei conti un’arma a doppio taglio. Ciò che hanno messo su carta infatti, era una storia contestualizzata nel west ma che si differenziava da Tex per combattere e vincere anche contro creature soprannaturali provenienti dalla foresta di Darkwood. Un eroe insomma all’avanguardia, un tarzan alle prese con personaggi di tutti i tipi.

Il documentario è ricco di interviste a critici, filosofi e appassionati, ma soprattutto ai disegnatori, agli sceneggiatori, a tutti i professionisti della redazione che nel corso degli anni hanno portato avanti l’edizione del fumetto con passione e altissima qualità, mettendosi in gioco specialmente dopo la scomparsa di Bonelli nel 2011. Singolari sono anche le scene in cui la macchina da presa segue i raduni, nel quale viene fuori uno dei motivi che lega ancora le persone al personaggio: la disponibilità degli autori, e la riconoscenza mostrata verso i fan. Ci sono poi immagini di repertorio curiose che documentano l’importanza e la conoscenza di Zagor all’estero. Un esempio è  la vicenda della Croazia, il cui presidente in persona Ivo Josipovic è voluto andare a stringere la mano ai suoi creatori, in un viaggio che li aveva portati ad attraversare l’Adriatico per una manifestazione fumettistica.

Un lavoro davvero notevole quello di Jacopino, che va a testimoniare l’importanza di un’arte che in Italia è sicuramente considerata molto meno rispetto ad altri paesi. Da sempre infatti, come si spiega anche nel film, il fumetto viene visto come un qualcosa di non costruttivo, ma anzi un puro divertimento per ragazzi che li devia dal percorso culturale che i genitori vorrebbero per loro. Seppur negli ultimi anni la questione è stata in parte rivalutata e il fumetto ha acquisito credito, è ancora poco capito il suo rilievo sul piano culturale. Ma quello che vuole mostrare questo documentario, che si rivolge anche a chi di fumetti non è si mai interessato, è proprio la sua attualità tematica e i precetti morali che porta con se. Anche gli amanti però ne rimarranno ammaliati, perché Noi, Zagor è un prodotto nuovo ed efficace, che riesce a far vedere qualcosa di inconsueto.

 

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