How To Get Away With Murder: First look

IN ANTEPRIMA MONDIALE AL ROMA FICTION FEST, IL NUOVO LEGAL DRAMA DI SHONDA RHIMES

how-to-get-away-with-murderSexy, provocatorio, incalzante, ironico, intenso: How To Get Away With Murder è molto più di un legal drama, e i fan di Shonda Rhimes sanno bene in cosa si imbattono quando iniziano a guardare uno dei suoi show. Preceduto da un trailer speciale, in cui la produttrice siede in salotto insieme alle tre protagoniste dei suoi telefilm (Ellen Pompeo di Grey’s Anatomy, Kerry Washington di Scandal e la nuova arrivata, Viola Davis), il pilot di How To Get Away With Murder è stato trasmesso in anteprima mondiale al Roma Fiction Fest, un’esclusiva vista in lingua originale senza sottotitoli.

La serie è incentrata su Annalise Keating (la Davis), una brillante, carismatica e seducente professoressa di legge, che rimane coinvolta in un omicidio insieme a quattro intelligenti e vivaci studenti della sua classe, ovvero Wes Gibbins (Alfred Enoch), Michaela Pratt (Aja Naomi King), Laurel Wilding (Karla Souza) e Connor Walsh (Jack Falahee). Quel crimine influenzerà sulle loro vite, cambiandole in meglio o in peggio, rischiando di far crollare la East Coast Law School.

Per lo stile dei dialoghi, intensi e crudi, ricorda molto Scandal, e non a caso anche qui la protagonista interpretata dalla candidata all’Oscar Viola Davis è una donna forte che non si arrende davanti agli ostacoli, facendo di tutto per insegnare al meglio la sua materia ai suoi studenti.

How To Get Away With Murder passa dal legal drama (le scene dell’insegnamento in aula e nella corte del tribunale), al crime (l’analisi dell’omicidio visto attraverso le diverse fasi dell’indagine) al drama vero e proprio. Annalise Keating, infatti, si dimostra dura davanti ai suoi studenti, sapendo, però, mascherare i suoi problemi perfettamente e trovando nel novellino Wes Gibbins un’insolita risorsa. Il giovane studente ha anche problemi con la stramba vicina che ascolta musica ad alto volume e gli impedisce di studiare. Anche gli altri studenti della sua classe presentano delle molte sfaccettature, e Shonda Rhimes sa bene come presentare al suo pubblico i personaggi fin dal primo episodio, senza tuttavia rivelare troppo: Connor Walsh sa come ottenere informazioni, arrivando anche a corrompere le persone con l’arma della seduzione, Michaela Pratt è la classica prima della classe ‘figlia di papà’, Laurel Wilding è un personaggio ancora da inquadrare, ma già da alcuni sguardi si capisce che se la intende con uno dei collaboratori della Keating, tale Frank, che ha una predilezione nel dormire con gli studenti.

La storia del pilot si intreccia con gli eventi della trama: la vita ‘tranquilla’ degli studenti, che studiano di giorno e di notte preparano la lezione per il giorno dopo, si mescola con le immagini scure e i toni forti dei quattro ragazzi che tentano di nascondere il cadavere dell’uomo che – con molta probabilità – hanno ucciso. In un susseguirsi di colpi di scena, compreso il finale, il pilot ci fa capire che tutti i personaggi sanno qualcosa dell’omicidio in questione, e tutti fanno il possibile per mascherare la verità scritta nei loro volti. Così la lezione sui banchi di scuola diventa un espediente con cui i giovani protagonisti avranno a che fare nella vita reale, ovvero, how to get away with murder: come cavarsela in caso di omicidio.

 

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.