Roma Film Fest 2014 – Index Zero: recensione film

OTTIMO ESORDIO FANTASY PER UN GIOVANE REGISTA ITALIANO

locandina

GENERE: fantascienza

ANNO: 2014

DURATA: 90 minuti

VOTO: 3 su 5

Negli Stati Uniti d’Europa tutto ciò che conta è l’indice di sostenibilità. Questo è ciò che rende il pianeta ancora autonomo e che permette che tutto vada avanti senza distruggere le risorse rimaste. Una volta raggiunto l’Index Zero, si può accedere a questo piccolo paradiso perfetto dove non bisogna lottare per la sopravvivenza, ma tutto è  accessibile, ovviamente sostenendo un prezzo che consta proprio nei punti di sostenibilità.

All’interno di questo scenario apocalittico facciamo la conoscenza di due clandestini alla ricerca di acqua, risorse e futuro, non solo per loro ma anche per la vita in grembo alla giovane, prossima al parto. Gli eventi non giocheranno a favore della coppia, ma renderanno possibile la speranza di un nuovo mondo, un giusto equilibrio ottenibile solo attraverso la rivoluzione.

Con l’ambizioso film di Lorenzo Sportiello (che abbiamo avuto ospite al nostro ultimo Film 4 Meeting) ammiriamo finalmente una coraggiosa apertura verso un genere poco affrontato dalle nostre parti, principalmente perché considerato come estraneo alla natura radicata nelle logiche della commedia all’italiana.

Lo scenario apocalittico è pieno di significati storico politici. Una situazione opprimente chiude pochi eletti in uno schema crudele basato su un’ipotetica stabilità ottenuta tramite discriminazione, resa luminosa dall’arrivo di una donna in attesa e del suo compagno pronto a tutto per proteggerla. In aggiunta alle immagini estremamente forti e credibili, nonostante siano presenti robot e aerei piuttosto futuristici, la previsione del futuro prevista da Sportiello non dista eccessivamente dalle dinamiche che oggi sostano alle basi della nostra società. Alludendo in modo quasi biblico ai Giuseppe e Maria delle generazioni avvenire, il nascituro diventa quasi mezzo profetico della rivoluzione, e crescendo parte attiva di questa.

Sebbene sia una storia sostanzialmente fantascientifica, Index Zero è un esperimento riuscito e convincente, ricco di spunti, che ogni tanto smarrisce la via della narrazione, per poi recuperare in modo incalzante durante gli ultimi 30 minuti di film, ma utile come esempio di come correnti nuove possano essere utili per rinnovare un cinema italiano troppo affezionato ai generi comodi che gli riescono meglio.

 

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"Io ci vedo...un rinoceronte!"