Stop alle armi di scena: una legge ferma il cinema d’azione in Italia

L’ANICA DENUNCIA: IL DISASTRO LEGISLATIVO RISCHIA DI BLOCCARE GLI SFORZI ITALIANI DI ATTRARRE LE PRODUZIONI ESTERE

armi_cinema_filmforlifeBasta armi sui set. Una decisione destinata a ripercuotersi in modo disastroso sui progetti cinematografici e televisivi futuri, italiani e stranieri. L’Anica lancia l’allarme per un problema al quale sembra ormai non si possa trovare una soluzione: la proroga concessa tre anni fa riguardo l’uso e la detenzione delle armi di scena è scaduta e inizia già a creare disagi. La legge prevede delle modifiche alle armi sceniche che nessuno è in grado di apportare, anzi, secondo Luca Ricci, titolare di una ditta che gestisce le armi modificate usate sui set, sarebbero addirittura “difficili e pericolose per chi le usa”.

 Da sempre, per le riprese cinematografiche, le armi sono disattivate e soggette a qualsiasi tipo di controllo prima di arrivare in mano agli attori, in modo che possano lavorare in tutta sicurezza. Ad oggi, la nuova legge stabilisce delle regole che non sono in vigore in nessun altro paese del mondo, dove invece ci si attiene alla normativa valida in Italia fino a poco fa, ma che a quanto pare solo nel nostro paese non va più bene.

 E adesso? Come si potranno girare fiction italiane come Gomorra – La serie, Il Commissario Montalbano, Squadra Antimafia? E che fine faranno le produzioni straniere interessate a girare in Italia, che anche dovranno attenersi alle nuove regole? Tanto per citarne una, il prossimo James Bond sarebbe dovuto essere in parte ambientato a Roma, ma siamo sicuri che i programmi per Daniel Craig e colleghi rimarranno invariati alla luce di queste sconcertanti novità? Lavori attualmente in produzione, come Suburra di Stefano Sollima rischiano di fermarsi, e altri di non partire proprio. Insomma, di sicuro, se non si interverrà al più presto, le perdite al settore cinematografico saranno enormi.

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