Vittorio De Sica: 40 anni dalla scomparsa

VITTORIO DE SICA, DA ROSE SCARLATTE A LA CIOCIARA PASSANDO PER UMBERTO D.

vittorio de sica 40 anni dalla scomparsaVittorio fu una delle figure più importanti del cinema italiano e non solo. Regista, sceneggiatore, attore di teatro prima e di cinema poi fu uno dei padri fondatori del Neorealismo, figura capace di far piangere e ridere allo stesso tempo. In 50 anni di carriera ha vinto quattro Oscar, una Palma d’oro a Cannes e un Orso d’Oro a Berlino. Nato a Sora il 7 Luglio 1901, i primi approcci al teatro già nel ’17, collaborò con i grandi registi del cinema italiano degli anni del regime come Mario Camerini. Attore di più di 150 film, spazia di genere in genere passando da Il Conte Max a Il generale della Rovere, due film agli antipodi,  è però come regista che lascia un solco nel cinema mondiale.

Lo vediamo così per la prima volta alla macchina da presa in Rose Scarlatte, diretto assieme a Giuseppe Amato; nella delicatissima commedia degli equivoci Maddalena… zero in condotta, la studentessa Maddalena trova una lettera d’amore scritta dalla sua professoressa ad un immaginario destinatario. Indirizzata ad Alfredo Hartman, nella missiva vi è il desiderio di conoscere il fantomatico destinatario. Della lettera si impadronisce la studentessa privatista Eva che la spedisce all’indirizzo riportato nell’intestazione ed essa viene effettivamente recapitata al Sig. Alfredo Hartman, un ricco industriale di Vienna. Da questo momento Alfredo si incuriosisce a tal punto da voler conoscere la ragazza che l’ha scritta…

La carriera di De Sica continua e nel ’43 realizza il superbo  I Bambini ci guardano, un film meraviglioso, tristissimo e fondamentale, in cui non ci si può non affezionare al bambino protagonista. Inoltre i primi piani sulla faccina rassegnata di Pricò ricordano la stessa tristezza e rassegnazione dei bambini protagonisti in Una locanda di Tokyo di Ozu. Le basi del neorealismo le abbiamo qui e ritornano in Sciuscià  premiato con l’Oscar, Ladri di biciclette, sui drammi della quotidianità di un attacchino comunale a cui viene rubata la bicicletta, Miracolo a Milano, un film che influenzerà Spielberg per il suo E.T, si ispirerà alla scena finale del film diretto da De Sica (con i barboni a bordo di scope volanti) per il decollo  dei ragazzini sulle biciclette volanti in E.T, il malinconico e drammatico Umberto D. un film che tratta con realismo delle difficoltà del pensionato Umberto Domenico Ferrari che è costretto a vendere i suoi ultimi averi pur di pagare l’affitto, arriva quasi a fare l’elemosina ma la sua dignità glielo impedisce.

La sua filmografia prosegue con il drammatico Stazione Termini; L’oro di Napoli; analizza il dramma di una nazione durante la seconda guerra mondiale e ancor di più quelli di una madre e di una figlia ne La ciociara con una Sophia Loren formidabile; dirige nel ’63 la commedia Il boom con un Alberto Sordi nel ruolo di un imprenditore indebitato che per mantenere il suo stile di vita è costretto a vendere una cornea ad un ricchissimo costruttore. Il suo ultimo film fu Il viaggio del 1974. Il 13 novembre di quarant’anni fa, nel borgo parigino di Neuilly sur Seine In Francia, De Sica si spense in seguito ad un intervento chirurgico per curare un tumore ai polmoni. Oggi riposa al cimitero monumentale del Verano a Roma, ma la sua eredità artistica è un patrimonio universale.

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