Latin Lover: recensione film


CRISTINA COMENCINI OMAGGIA IL GRANDE CINEMA CON UN CAST STELLARE

Locandina Latin LoverGENERE: commedia

DURATA: 114 minuti

USCITA IN SALA: 19 marzo 2015

VOTO: 4 su 5

Il decennale della morte di Saverio Crispo, star del cinema, diventa l’occasione per la sua numerosa e internazionale famiglia di ritrovarsi. Saverio ha avuto cinque figlie da altrettante donne, tutte di diverse nazionalità. Quattro di loro e le sue due mogli, si danno appuntamento in Puglia, nel paesino natale dell’attore, per una commemorazione in suo onore. Questa riunione di famiglia diventa un momento di confronto e di sfogo per vecchi rancori, e porta alla luce i segreti della vita dell’uomo.

Tutte riunite, le donne della vita di Saverio si aprono l’una con l’altra, portando alla luce gelosie e asti di vecchia data. Come superarli? Come andare avanti e sentirsi davvero unite? Il film si concentra sulla figura di un uomo al quale piaceva essere amato e che era desiderato da tutte, comprese le sue figlie: ma idolatrato come un dio, nessuna di loro ha mai avuto davvero l’opportunità e il tempo di conoscerlo a fondo. Si susseguono ricordi, aneddoti e racconti che ricostruiscono la sua vita, ma solo quella che Saverio non nascondeva a nessuno, neanche ai paparazzi, perché in realtà, qualcosa da celare c’era davvero.

Cristina Comencini dirige in Latin Lover un cast corale e internazionale, fatto di grandi star di diverse generazioni. La prima impressione è che ogni attore sia fatto apposta per il suo ruolo, tanto gli uomini (Neri Marcorè, Claudio Gioé, Lluìs Homar, Jordi Mollà, Toni Bertorelli) quanto le donne: la seconda moglie Ramona (Marisa Paredes), l’ossessionata Susanna (Angela Finocchiaro), l’insicura Stephanie (Valeria Bruni Tedeschi), la sincera Segunda (Candela Peña), l’ingenua Solveig (Pihla Viitala), la spigliata Shelley (Nadeah Miranda). Ma soprattutto a spiccare per bellezza, naturalezza e talento, è Virna Lisi, che per la sua ultima interpretazione prende parte a un film che celebra quel cinema che anche lei ha contribuito a rendere grande. A lei la Comencini dedica la pellicola.

Latin Lover è un omaggio al cinema, che si esprime attraverso la figura di Saverio (un fantastico Francesco Scianna, divertito e perfettamente a suo agio in epoche e generi differenti) che interpreta brevemente ruoli di grandi film italiani diventati famosi grazie ad attori celebri come Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman. Una delle scene più commoventi è quella del filmato che omaggia il talento di Saverio Crispo: lo vediamo in Brancaleone, in Ieri, oggi, domani, in Il sorpasso, ma anche nei migliori spaghetti western e film hollywoodiani.

E a commuovere è anche il pensiero finale della regista, perché Saverio sarà anche un personaggio di fantasia, ma il cinema italiano è esistito davvero e continua ad esistere (anche grazie a pellicola di questo livello).


CRISTINA COMENCINI OMAGGIA IL GRANDE CINEMA CON UN CAST STELLARE

Locandina Latin LoverGENERE: commedia

DURATA: 114 minuti

USCITA IN SALA: 19 marzo 2015

VOTO: 4 su 5

 

Il decennale della morte di Saverio Crispo, star del cinema, diventa l’occasione per la sua numerosa e internazionale famiglia di ritrovarsi. Saverio ha avuto cinque figlie da altrettante donne, tutte di diverse nazionalità. Quattro di loro e le sue due mogli, si danno appuntamento in Puglia, nel paesino natale dell’attore, per una commemorazione in suo onore. Questa riunione di famiglia diventa un momento di confronto e di sfogo per vecchi rancori, e porta alla luce i segreti della vita dell’uomo.

Tutte riunite, le donne della vita di Saverio si aprono l’una con l’altra, portando alla luce gelosie e asti di vecchia data. Come superarli? Come andare avanti e sentirsi davvero unite? Il film si concentra sulla figura di un uomo al quale piaceva essere amato e che era desiderato da tutte, comprese le sue figlie: ma idolatrato come un dio, nessuna di loro ha mai avuto davvero l’opportunità e il tempo di conoscerlo a fondo. Si susseguono ricordi, aneddoti e racconti che ricostruiscono la sua vita, ma solo quella che Saverio non nascondeva a nessuno, neanche ai paparazzi, perché in realtà, qualcosa da celare c’era davvero.

Cristina Comencini dirige in Latin Lover un cast corale e internazionale, fatto di grandi star di diverse generazioni. La prima impressione è che ogni attore sia fatto apposta per il suo ruolo, tanto gli uomini (Neri Marcorè, Claudio Gioé, Lluìs Homar, Jordi Mollà, Toni Bertorelli) quanto le donne: la seconda moglie Ramona (Marisa Paredes), l’ossessionata Susanna (Angela Finocchiaro), l’insicura Stephanie (Valeria Bruni Tedeschi), la sincera Segunda (Candela Peña), l’ingenua Solveig (Pihla Viitala), la spigliata Shelley (Nadeah Miranda). Ma soprattutto a spiccare per bellezza, naturalezza e talento, è Virna Lisi, che per la sua ultima interpretazione prende parte a un film che celebra quel cinema che anche lei ha contribuito a rendere grande. A lei la Comencini dedica la pellicola.

Latin Lover è un omaggio al cinema, che si esprime attraverso la figura di Saverio (un fantastico Francesco Scianna, divertito e perfettamente a suo agio in epoche e generi differenti) che interpreta brevemente ruoli di grandi film italiani diventati famosi grazie ad attori celebri come Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman. Una delle scene più commoventi è quella del filmato che omaggia il talento di Saverio Crispo: lo vediamo in Brancaleone, in Ieri, oggi, domani, in Il sorpasso, ma anche nei migliori spaghetti western e film hollywoodiani.

E a commuovere è anche il pensiero finale della regista, perché Saverio sarà anche un personaggio di fantasia, ma il cinema italiano è esistito davvero e continua ad esistere (soprattutto grazie a pellicola di questo livello).

 

 

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