Mads Mikkelsen è One Eye in Valhalla Rising


MADS MIKKELSEN E’ IL GUERRIERO SILENZIOSO PER NICOLAS WINDING REFN

tumblr_lwz2h2vpma1r0jkaro2_1280Muto e cieco per metà, il prigioniero senza nome se ne sta fermo nella sua gabbia di legno. Ingabbiato e legato per il collo, non mangia quasi nulla. Non ha mole impressionante, ma la sua tecnica animalesca, cruda, coraggiosa e perfettamente letale fa di lui il guerriero più temuto. Combatte perchè costretto, e legato a un palo, uccide sempre e violentemente tutti i suoi avversari.

Fortunatamente per i suoi padroni, è ben legato con un collare e tenuto a debita distanza da due uomini mentre il suo volto è incappucciato. Ma quest’uomo senza nome adesso sente il bisogno di liberarsi da queste catene. Sa che qualcosa di grande lo aspetta e non aspetterà molto prima di liberarsene.

A seguirlo sarà l’unico che risparmierà, il piccolo bambino biondo che parlerà per lui.

Mads Mikkelsen interpreta One Eye senza proferir mai parola. Lo fa con una presenza scenica che racconta da sola un personaggio così misterioso e controverso, così poco umano e quanto mai epico. Epico come il racconto scelto dal regista di Bronson per narrare il cambiamento, il percorso di un assassino che combatte contro la sua stessa natura per ottenere la purificazione e l’abbandono dell’inferno dal quale proviene.

Nicolas Winding Refn è vero maestro della regia, e qui torna con i suoi oramai famosi silenzi dando vita ad un poema epico dove la realtà assume un forte quanto psichedelico sentimento surreale.

Valhalla Rising è l’incontro testuale di due concetti molto lontani tra loro. Valhalla è per la mitologia scandinava il castello dove gli eroi, morti valorosamente in guerra, vivranno rifocillandosi e rigenerandosi in atttesa di entrare nell’esercito di Odino contro i giganti. Mentre Rising è un chiaro riferimento ai due mediometraggi del regista sperimentale Kenneth Anger, Scorpio Rising e Lucifer Rising.

Il regista di Drive trasmette con una regia coadiuvata da un climax musicale crescente, l’epicità e la forza di un racconto che lentamente colpisce lo spettatore. Forte della sua violenza apparentemente esagerata, ma  vera e animalesca quanto plastica e coreografata, racconta una storia di cupa redenzione che rimane muta come il suo protagonista.

La fotografia, diretta dal maestro Morten Søborg, gioca con la vivacità del sangue, la stessa rossa vivacità che colorerà le profezie del protagonista. Una vivacità che contrasta con le grigie  praterie, con l’ oscura nebbia che inonda la barca sul fiume e con la nitidezza di una nuova terra appena scoperta.

mads_mikkelsen_thor2Fortemente apprezzato in Hannibal e nelle altre collaborazioni con il regista danese, come Pusher e Pusher II, o nel film candidato agli Oscar Il Sospetto, Mads Mikkelsen  si è rivelato uno degli attori più talentuosi della sua generazione. Con il suo volto algido e la sua nordica bellezza ha saputo interpretare eroi cattivi, forti, deboli o ingiustamente condannati. Con One Eye egli si conferma di grande forza recitativa perchè, senza mai parlare in tutto il film, trasmette con lo sguardo di un solo occhio la decisa e distruttrice forza  di un semidio redento pronto a sacrificarsi per la sua salvezza.

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