Donne rockers, anche al cinema

DONNE E ROCK: UN BINOMIO DI SUCCESSO ANCHE IN SALA

Amy locandinaCome la storia del rock, anche i film che trattano questo genere musicale hanno come protagonisti quasi sempre uomini, sia che interpretino rock star affermate, come Tom Cruise in Rock of Ages, o chi non ha mai rinunciato al sogno, vedi Jack Black in Tenacious D e il destino del rock.

Quest’anno però, grazie a due documentari, si puntano i riflettori su nomi femminili importanti della musica. Presentato al Festival del Cinema di Venezia c’è Janis, il progetto di Amy Berg su Janis Joplin, e Amy – The Girl Behind the Name, titolo in cui viene presentata un’altra personalità importante scomparsa prematuramente: Amy Winehouse. Ed è uscito la settimana scorsa Dove eravamo rimasti, titolo con il quale Meryl Streep può tranquillamente cancellare con soddisfazione la voce “rocker” dalla lista dei personaggi che deve interpretare prima di morire.

Se l’avete visto e vi è piaciuto o se non lo avete ancora visto ma il genere vi stuzzica, eccovi altri titoli.

Era il 1988, due anni prima dall’incontro romantico con il moderno principe azzurro Richard Gere, quando una giovanissima Julia Roberts prende parte a un tipico summer movies americano: Satisfaction, tradotto in italiano con Femmine sfrenate.

Rifacendosi al titolo della celebre canzone dei Rolling Stones, il film racconta l’estate post diploma di un gruppo rock femminile di Baltimora, che nonostante i problemi iniziali verrà ingaggiato da Liam Nelson per intrattenere, durante i tre mesi estivi, i clienti del suo nightclub in Florida. Il film scorre tra i vari problemi delle protagoniste e le immancabili storie d’amore, una delle quale vede coinvolto proprio il maturo Liam Nelson e la group leader Jennie (Justine Bateman), intervallati da momenti musicali che riportano alla mente canzoni famose come Knock on Wood di Eddie Floyd e Steve Cropper, brano ripreso come singolo anche da David Bowie, Eric Clapton e Amii Stewart.

Molto più recente è Prey for Rock & Roll (2003), con Gina Gershon e altre attrici diventate famose grazie a telefilm come Drea de Matteo, Adriana La Cerva di The Soprano o Shelly Cole, la bruna Madeline Lynn di Gilmore Girls. Il film ambientato a Los Angeles negli anni ’80 racconta la storia dell’ostinata protagonista che, sacrificando i suoi affetti, cerca di entrare nel giro di chi ce l’ha fatta. Mettendo in scena la vita delle protagoniste giunte a un bivio, Prey for Rock & Roll, si tinge di toni cinici, molto meno rosati e da happy ending di Satisfaction, sebbene il livello qualitativo della trama si possa mettere sullo stesso piano.

Last but not least, The Runaways con Kristen Stewart nei panni della rocker Joan Jett e Dakota Fannings in quelli di Cherie Currie. Il film del 2010, presentato al Sundance Film Festival e mai arrivato nelle sale italiane, racconta la nascita, il successo e la disfatta delle Runaways, gruppo rock femminile degli anni ’70 che ha fatto da apri pista per le generazioni seguenti.

Ispirato parzialmente all’autobiografia di Cherie, Neon Angel: The Cherie Currie Story, il film mette in luce tutta la macchina promotrice di quegli anni, una macchina fatta di pubblicitari e produttori discografici che, tralasciando la dimensione personale e privata, trasformavano i musicisti in meri strumenti fabbrica soldi. Senza una guida le Runaways infatti, dopo aver toccato l’apice della notorietà, si sgretolano, lasciando una Cherie Currie al verde e Joan Jett in compagnia solamente di una chitarra elettrica che urla al mondo I love Rock’n’Roll.

Tre film diversi che raccontano a loro modo la determinazione e l’impegno di donne che sanno quello che vogliono.

 

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"Okay...we have to dance it out"