11 Minutes: Missing in Italy

GLI “UNDICI MINUTI” DI JERZY SKOLIMOWSKI PER CELEBRARE UNA CARRIERA

11 minutesQualche settimana fa, in questa stessa rubrica, vi abbiamo parlato di 13 Minutes, film tedesco ambientato in epoca Seconda Guerra Mondiale, su di un attentato alla vita di Adolf Hitler. Malgrado la quasi omonimia, però, lo chiariamo a scanso di equivoci, questo 11 Minutes ha ovviamente poco a che vedere con il “collega” storico di . L’ultima fatica del (ecco, manco a farlo apposta) polacco Jerzy Yurek Skolimowski, filmaker quasi ottantenne nonché operativo fin dagli anni ’60, può essere invece simile al Babel di Iñàrritu, per la forte impostazione corale dei protagonisti, mischiato al serial tv 24, per la commistione tra puro action/thriller e sperimentazione narrativa.

Un marito incapace di controllarsi e una giovane moglie molto sexy che si presenta a un provino in una stanza d’albergo da un finto regista. Un giovane spacciatore di droga a domicilio e una ragazza disorientata a cui viene riconsegnato il proprio cane. Un venditore di hot dog appena uscito di galera, un misterioso studente, un pulitore di vetri impegnato in una pausa con una porno attrice, un anziano pittore dilettante, un gruppo di paramedici impegnati in una difficile operazione di soccorso, fino ad arrivare a delle suore affamate. Sono questi i personaggi le cui vicende si intrecciano sullo schermo, ognuna delle quali ha luogo tra le 17:00 e le 17:11 di un giorno qualunque, nella città di Varsavia.

L’irlandese Richard Dormer (Lord Beric Dondarrion di Game of Thrones) è probabilmente il più noto di un ricchissimo cast, come può suggerire facilmente la trama, che vede per la maggior parte interpreti “autoctoni”, e di complicata pronuncia, come Mateusz Kościukiewicz, Andrzej Chyra, Agata Buzek, e così via. Al timone, come detto, il regista Jerzy Skolimowski classe ‘38 di Moonlighting (1985) e Essential Killing (2010), il quale nonostante l’età ha ancora la voglia di aggiungere un tassello singolare e innovativo alla sua lunga e florida carriera (che, per non farsi mancar nulla, vanta perfino una partecipazione, come attore, a The Avengers di Joss Whedon).

11 Minutes è stato presentato in concorso all’Festival di Venezia, nonché a quello poco successivo di Toronto, ed è stato infine il candidato della Polonia per concorrere agli Oscar nella categoria per il Miglior Film Straniero, senza però avere successo. Pur osannato dalla critica, infatti, il film di Skolimowski non può certo vantare una grande fortuna internazionale, d’altronde se si trova in questa rubrica è proprio perché da noi, per esempio, non ha trovato distribuzione. Eppure questo ritratto lucido e impietoso sulla quotidianità della vita, inquadrata nella sua sudditanza estrema al caso,  con la magia del cinema (da evidenziare un esemplare sonoro) a rendere coinvolgente e tanto lirico il tutto, forse meritava maggiori riconoscimenti. Perlomeno merita senza dubbio una visione.

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