Piacere, Ettore Scola: la prima mostra sul maestro

CONFERMATA PER SETTEMBRE LA PRIMA MOSTRA DEDICATA AD ETTORE SCOLA, E PRESENTATA ANCHE A CANNES

ScolaSarà la prima mostra dedicata ad uno dei maggiori maestri del cinema italiano, ma per poterla visitare bisognerà attendere ancora qualche mese. Piacere, Ettore Scola verrà infatti allestita e aperta al pubblico dal 16 settembre al 23 ottobre presso il Museo Carlo Bilotti di Roma, curata da Marco Dionisi e Nevio De Pascalis e prodotta da Show Eventi in collaborazione con CityFest, presieduta da Piera Detassis. La presentazione ha avuto luogo questa settimana, precisamente il giorno prima di quello che sarebbe stato l’85° compleanno di Scola (10 maggio), e vi ha preso parte anche la moglie Gigliola Fantoni, la figlia Silvia e l’attrice Giovanna Ralli.

La mostra intende ripercorrere la vita e la carriera di Ettore Scola attraverso fotografi­e, disegni, oggetti di scena, carteggi e video, toccando ogni tappa della sua esistenza, dall’infanzia alla formazione fine all’affermazione nel cinema e all’ultimo film, Che strano chiamarsi Federico del 2013, dedicato all’amico Fellini.

Il percorso espositivo sarà suddiviso in una serie di sezioni, ripartite ognuna fra la parte tematica e quella cronologica, permettendo di approfondire i rapporti con gli addetti ai lavori, l’impegno civile e politico, la passione per il teatro e per il disegno. Il Maestro fu infatti da giovane vignettista per il settimanale umoristico Marc’Aurelio, e proprio queste sue illustrazioni, più una serie di circa 200 disegni (tra cui un omaggio Totò) saranno esposti, facendo da filo conduttore alla mostra e arricchendo ulteriormente il patrimonio non solo audiovisivo proveniente dagli archivi dell’Istituto Luce, di Rai Teche, della Cineteca di Bologna, di Aamod e del Centro Cinema Città di Cesena, ma anche quello delle colonne sonore dei suoi film. Ci saranno infatti anche i vinili originali di fi­lm come Maccheroni, Ballando ballando, La marcia su Roma e Se permettete parliamo di donne.

scolaImmancabili le locandine, ma anche i modellini dello scenografo Luciano Ricceri per la scenogra­fia
de Il viaggio di Capitan Fracassa e oggetti di scena come la macchinina di legno de La famiglia, la celebre lettera del ­film Totò, Peppino e la Malafemmina alla cui stesura Scola partecipò giovanissimo o la sedia personale da regista di Scola in Che strano chiamarsi Federico. A completare il tutto, le oltre cento istantanee personali, molte delle quali inedite, dello stesso Scola, e circa quattrocento fotogra­fie provenienti da fi­lm come Che ora è e Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa, cioè il suo primo grande successo.

Durante la sua carriera ha ricevuto quattro nomination agli Oscar e molti David di Donatello, e numerosi altri premi internazionali, ma un rapporto importante c’è stato anche con il Festival di Cannes: ricorre quest’anno il 40° anniversario della vittoria della Palma d’Oro per Brutti, Sporchi e Cattivi, e questa data verrà celebrata questo mercoledì presso l’Italian Pavilion con un evento a lui dedicato e durante cui verrà ricordata la stessa mostra Piacere, Ettore Scola.

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