Scandal Stagione 5: Season finale

SCANDAL CONCLUDE IL SUO QUINTO ANNO FACENDO IL BILANCIO DI UNA STAGIONE CON PIU’ BASSI CHE ALTI

Scandal_season_5_posterShonda Rhimes è ormai diventata una garanzia per il pubblico grazie ai suoi show brillanti, originali, sensuali e volti a dare sempre dei colpi di scena. Quest’anno una delle sue serie di punta, Scandal, ha attraversato una fase altalenante, mettendo spesso storyline a caso e senza darne la giusta spiegazione. Al centro della stagione cinque c’è sempre lei, Olivia Pope (Kerry Washington). All’inizio la troviamo nelle nuove vesti di First Lady alla Casa Bianca, riuscendo finalmente a coronare il suo sogno di vivere apertamente la sua storia d’amore col Presidente Fitz Grant (Tony Goldwyn). Bastano una manciata di episodi per capire che quello non è il posto di Olivia Pope. Lei è nata per essere libera, indipendente e per lottare insieme ai suoi gladiatori. Per questo, se da un lato i fan sono contenti di vedere finalmente Olivia e Fitz come una coppia, dall’altra devono arrendersi al fatto che i due provengono da due mondi diversi. La dipartita della donna dalla Casa Bianca avviene in un midseason finale scioccante in cui si tocca il tema importante dell’aborto, di cui Mellie (Bellamy Young) ne discute con i senatori, e nello stesso momento assistiamo ad Olivia Pope che decide di abortire – allo spettatore non è dato sapere quando l’esperta nelle crisis politiche aveva scoperto effettivamente di essere incinta.

La seconda parte della quinta stagione riparte con un grande salto in avanti. Olivia torna dai suoi gladiatori alla Pope and Associates, mentre l’amica Abby (Darby Stanchfield), sempre più radicata alla Casa Bianca come assistente di Fitz, inizia a tirar fuori le unghie e a far capire al Presidente di non essere solo colei che asseconda i suoi desideri. Se Olivia Pope ricomincia il suo percorso di rinascita per ‘disintossicarsi’ da Fitz, quest’ultimo frequenta ogni volta una donna diversa per dimenticare l’amata ex. Scandal però non è solo sesso e potere, ma racconta anche lo specchio della politica attuale americana. Parallelamente alle vere presidenziali, a darsi battaglia nella serie tv ci sono Mellie (come Hillary Clinton), la cui campagna elettorale è stata gestita, ironia della sorte, dall’ex nemica Olivia, e poi c’è Francisco Vargas, concorrente latino-americano. Senza contare che il personaggio di Hollis Doyle è l’incarnazione fittizia di Donald Trump.

Scandal è stato un prodotto che ha brillato nelle primissime stagioni, arrivando zoppicando a una terza e quarta dove già si vedevano le prime falle nella trama, fino alla quinta con subplots che si potevano evitare (ad esempio l’assurdo triangolo tra David Rosen, Susan ed Elizabeth) e tanti dubbi da chiarire – Olivia Pope uccide a sangue freddo l’uomo che l’aveva fatta rapire, ma Shonda Rhimes non si sofferma a sufficienza nello psicanalizzare il suo gesto, così come con la storia dell’aborto. Anzi, la creatrice di Scandal arriva al season finale That’s My Girl per farci capire come funziona il detto “tale padre, tale figlia”: Rowan Pope ha tessuto una tela fittissima fin dall’inizio. Ha fatto di tutto per aiutare Olivia ad ottenere l’uomo che ama, poi l’ha fatta ritornare al suo nido, la Casa Bianca. Tutti intorno a lui sono dei burattini, così come lo è sempre stato anche Jake Ballard (Scott Foley), mettendolo a capo di Commando a suo piacimento. Paragrafo a parte per Cyrus Beene (Jeff Perry), personaggio mai amatissimo dal pubblico, manipolatore e tirapiedi, il cui percorso nella stagione cinque è stato quello di portare Vargas alle presidenziali e restare sotto i riflettori.

Scandal è sopratutto il cuore di Olivia Pope, una donna divisa eternamente tra due uomini diversissimi tra loro, Fitz e Jake, senza mai decidere apertamente con chi stare. E forse quest’altalena di indecisione ha rappresentato una delle debolezze dello show e a lungo andare ha stancato i telespettatori. La sesta stagione di Scandal sarà composta da 16 episodi per accomodare la gravidanza di Kerry Washington, e la serie riprenderà a tutto spiano con la battaglia per la Casa Bianca, sperando che lo show ritorni sugli allori come nelle prime stagioni.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.