Friend Request: La morte ha il tuo profilo – Recensione

FRIEND REQUEST, OVVERO QUANDO L’AMICIZIA DIVENTA OSSESSIONE NELL’EPOCA DI FACEBOOK

friend-requestGENERE: horror, thriller

DURATA: 92 minuti

USCITA IN SALA: 8 giugno 2016

VOTO: 3 su 5

Laura (Alycia Debnam-Carey) è una studentessa universitaria molto popolare, circondata da amici che le vogliono bene, attiva sui social network, in particolare su Facebook, dove ha più di 800 contatti, con i quali condivide ogni giorno foto, video e status sulla sua vita personale. Un giorno riceve una richiesta di amicizia da parte di una sconosciuta, Marina (Liesl Ahlers), una ragazza misteriosa che a poco a poco entra nella sua vita in maniera ossessiva. Quando quest’ultima viene a sapere che Laura ha organizzato la sua festa di compleanno senza averla invitata, Marina si suicida in circostanze ancora da capire e filma la scena con la webcam. Laura riceve il video e si ritrova inseguita dallo spirito demoniaco della ragazza, che minaccia di farla rimanere da sola infestando la sua pagina di Facebook, affinché rimangano amiche per sempre.

Ormai i social network sono diventati una parte importante della nostra vita. Su Facebook si calcola la popolarità di una persona in base al proprio profilo, a quanti amici ha, le sue foto e quanti “mi piace” ottiene. Laura è infatti un po’ la reginetta dei social, al contrario di Marina che è sola. Friend Request: La Morte ha il tuo profilo si colloca nel genere horror adolescenziale che abbiamo visto negli ultimi anni, con una trama molto simile al film Unfriended, uscito due anni fa. Simon Verhoeven dirige una pellicola nel complesso buona, giocando sul successo della sua brava attrice protagonista, Alycia Debnam-Carey, reduce dalla serie tv The 100, e attualmente nel cast di Fear The Walking Dead. Occhio a Connor Paolo (Gossip Girl e Revenge) nel ruolo di Kobe e Brit Morgan (True Blood) nei panni di Olivia.

Friend Request offre spunti di partenza interessanti (l’adattamento delle musiche, il linguaggio giovanile, il mondo di Facebook rappresentato in maniera molto realistica), proseguendo con una trama ricca di tensione e spaventi, ma dopo l’ora di film si perde e si viene annebbiati dalla sensazione di dejà vu. Dopo qualche morte, per lo spettatore diventa chiaro dove il film vuole andare a parare, e qualche fan accanito dell’horror, scoprirà altri riferimenti ad altrettanti pellicole del genere (da The Ring al già citato Unfriended).

Tuttavia, Friend Request lancia il messaggio allarmante di come siamo ormai completamente dominati e drogati dalla tecnologia e sopratutto da quel social network lanciato da Mark Zuckerberg: senza Facebook, infatti, le nostre vite sarebbero nulle. O forse, nel caso dei protagonisti del film, si vivrebbe meglio.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.