The Conjuring – Il caso Enfield: recensione

SEQUEL DI THE CONJURING ALL’ALTEZZA DEL PRIMO PER UNO DEI CASI PIU’ DOCUMENTATI NELLA STORIA DEL PARANORMALE

the-conjuring-il-caso-enfieldGENERE: horror, thriller

DURATA: 133 minuti

USCITA IN SALA:

VOTO: 4 su 5

Londra, 1977. Sei anni dopo i fatti accaduti nel primo film, nel borgo londinese di Enfield, una famiglia viene sconvolta da strane presenze di entità demoniaca tra le mura della propria casa. Nella presunta abitazione infestata vi abitano una madre single divorziata, Peggy Hodgson (Frances O’Connor) e i suoi quattro figli: Margaret (Lauren Esposito), Janet (Madison Wolfe), Johnny (Patrick McAuly) e Billy (Benjamin Haigh), dell’età compresa tra i sette e i tredici anni. Il poltergeist che si manifesta nell’abitazione degli Hodgson, per oscuri motivi, prende di mira l’11enne Janet, che si ritrova posseduta più volte. Sul caso indagano Ed (Patrick Wilson) e Lorraine Warren (Vera Farmiga) insieme agli scettici ricercatori della Society for Psychical Research.

James Wan torna, tre anni dopo, a dirigere il sequel di The Conjuring – L’Evocazione, realizzando un film all’altezza del precedente con scene inquietanti, sorrette dalla musica di Joseph Bishara, effetti visivi sorprendenti e tanta paura da far rabbrividire. Con The Conjuring – Il caso Enfield, Wan addirittura supera se stesso; Vera Farmiga e Patrick Wilson sono al massimo della loro forma, dando una straordinaria performance e regalando più spessore ai loro personaggi (il pathos e il senso del tormento aumenta). Dopo un’ora di introduzione, in cui seguiamo da una parte le manifestazioni lente, inesorabili, sul punto di esplodere, del poltergeist, e dall’altra i coniugi Warren che tentano di riprendersi dagli eventi de L’Evocazione, circondati dallo scetticismo generale, inizia la storia vera e propria.

The Conjuring – Il caso Enfield parte proprio dal senso di scetticismo. Gli anni settanta volgono al termine, la società scientifica si evolve. I due detective del paranormale cercano di convincere se stessi e gli altri a smettere di cercare casi del genere. Per questo ciò che accade alla famiglia Hodgson e alla piccola Janet rischia di mettere in pericolo non solo le loro vite, ma anche quelle dei coniugi. James Wan avrebbe potuto raccontare altri casi dei Warren, invece ha deciso di prendere quello del poltergeist di Enfield per esplorare non solo i personaggi, ma per mettere in scena una storia complessa, potente, con antagonisti spaventosi (come la suore demoniaca, che vedremo presto nell’annunciato spin-off del film, The Nun) quanto il diavolo stesso de L’Esorcista.

Il poltergeist di Enfield è stato il caso paranormale più documentato della storia della demonologia. Non solo vennero effettuate riprese nell’abitazione infestata, ma si interessarono i media, i reporter e vennero utilizzati apparecchi elettronici, anche se alcuni di essi furono trovati inspiegabilmente piegati. The Conjuring – Il caso Enfield è un film straordinario che indaga nell’animo umano e fa vacillare le nostre certezze. Fede e scienza vengono messe in discussione, in un mondo sempre più diffidente. I Warren restano il cuore pulsante della pellicola: uniti dall’amore per il loro matrimonio e per il lavoro, Ed e Lorraine Warren sfidano la società e il diavolo pur di restare insieme e portare avanti le loro battaglie. Attraverso gli occhi dei due, lo spettatore si trova incollato allo schermo, dalla prima all’ultima scena, domandandosi se ciò che vede sia finzione oppure realtà.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.