Ghostbusters: recensione

UN CAST ESPLOSIVO PER UN DIVERTENTE REBOOT AL FEMMINILE DI GHOSTBUSTERS RIUSCITO, PERO’, A META’

ghostbusters posterGENERE: fantascienza, commedia, azione

DURATA: 116 minuti

USCITA IN SALA: 28 luglio 2016

VOTO: 3,5 su 5

Da giovani, Abby (Melissa McCarthy) ed Erin (Kristen Wiig) pubblicarono un libro sui fantasmi nel quale affermarono la loro esistenza. Anni dopo, ai giorni nostri, Erin è una stimata professoressa che ha appena ottenuto un importante incarico presso la Columbia University. La sua reputazione è messa a dura prova quando il famoso libro sui fantasmi, ormai dimenticato, ricompare su Internet. Derisa, Erin è costretta a rinunciare all’incarico accusando Abby di aver pubblicato il loro libro a sua insaputa. Ma l’amica ha l’idea di metter su una squadra di acchiappafantasmi insieme alla sua assistente Jillian (Kate McKinnon), ingegnere nucleare e riesce a convincere anche Erin a reclutarsi per avere la sua rivincita morale. Alle tre si unirà l’ex operaia della metropolitana di New York Patty (Leslie Jones). La squadra di Ghostbusters avrà il difficile compito di sventare i fantasmi presenti in città, risvegliati da un misterioso e oscuro demone (Neil Casey).

Nell’era in cui il reboot, il remake e l’adattamento televisivo vanno di moda, il Ghostbusters di Paul Feig è solo un altro progetto nell’immensa lista di rifacimenti di vecchi film. Ventidue anni dopo l’uscita del primo e indimenticabile omonimo cult di Ivan Reitman, Feig (Le amiche della sposa) reinventa il mito degli acchiappafantasmi con un cast tutto al femminile. Un progetto che aveva già fatto discutere ancora prima di entrare in produzione, accuse alle protagoniste di non essere all’altezza per un film ‘maschile’, poi l’uscita del trailer online, diventato in breve tempo il video con più “non mi piace” sul canale YouTube.

Il Ghostbusters di Paul Feig ha sollevato polemiche e continuerà a sollevarle, ma il film è davvero da buttare? Superato lo scetticismo iniziale, il regista di Corpi da Reato ha saputo ben scegliere le attrici del Saturday Night Live (le veterane Melissa McCarthy e Kristen Wiig, con cui aveva già lavorato in Le amiche della sposa, e la new entry Leslie Jones) come eredi dei ruoli che furono di Bill Murray, Dan Aykroyd (che a proposito fanno dei camei azzeccatissimi, surreali con frase “I ain’t afraid of no ghosts”) ed Ernie Hudson (che nel film interpreta lo zio di Patty). Spetta invece alla semi sconosciuta Kate McKinnon la parte che fu di Harold Ramis, e se la cava sorprendentemente con un ruolo sopra le righe. Menzione d’onore a Chris Hemsworth, nel ruolo del sexy ma imbranatissimo segretario delle Ghostbusters: una parte imbarazzante, ma che mostra il lato comico dell’attore non solo fatto di muscoli.

Grazie ai rimandi al cult originale, con il cameo del fantasmino verde Slimer, al logo del film di Reitman che si incastra con la trama, guest star d’eccezione (Andy Garcia fa il sindaco di New York), in Ghostbusters nulla sembra fatta a casa. Tuttavia, il film di Paul Feig manca però di action. Il talento delle protagoniste c’è e si vede, insieme sono una miscela esplosiva, ci sono molte, troppe idee, ma si ha la sensazione che siano frenate da qualcosa. E quel qualcosa non è il grosso fantasma bianco che si aggira per le strade newyorkesi. L’intento è quello del riscatto e della rivincita personale, una sorta di girl power che viene più volte percepito nel film, ed è lì che si doveva osare di più. In conclusione, Ghostbusters resta un film godibile ma riuscito solo a metà.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.