Gilmore Girls – A Year In The Life: First Look

IL REVIVAL DELLE “RAGAZZE GILMORE”, DIVISO TRA IL RISPETTO E IL CAMBIAMENTO

netflix-poster-gilmore-girlsSono passati dieci anni dall’ultima volta che abbiamo visto Lorelai e sua figlia Rory sedute al solito bar di Luke, nella piccola cittadina di Star Hollow. A Year In The Life, come da titolo, segue allora la crescita e la nuova vita delle “ragazze” Gilmore, compresa la più anziana Emily, ora vedova dopo la scomparsa del padre di famiglia. Quattro episodi per quattro stagioni, tutte rilasciate il 25 Novembre, in una volta sola, sulla piattaforma online Netflix.

Nel 2007 Gilmore Girls dopo l’ultima stagione, la settima, e i dissidi interni tra Amy Sherman-Palladino, la creatrice della rete, e la produzione. Dissidi nati al momento della fusione tra la Warner Bros Television (la The WB) e la rete UPN, che avrebbe dato vita all’attuale The CW (dove vanno in onda le serie Arrow The Flash, per intenderci). Dopo il cambio di gestione, infatti, la Palladino abbandonò la serie, alla sesta stagione, che fu poi chiusa da David S. Rosenthal. Dell’idea di un ritorno dello show se ne parla fin dal 2010, dopo una dichiarazione ottimistica dell’attrice protagonista Lauren Graham. Nel 2013 Veronica Mars (che andava in onda nello stesso periodo di Rory & co.), grazie ad una campagna su Kickstarter, vede la realizzazione di un film e gli autori valutano se sia il caso di emulare quanto fatto da Rob Thomas. Passano anni di speculazione e trattative, fino a quando nell’Ottobre dello scorso anno arriva l’annuncio che Netflix ha raggiunto un accordo con la Warner, detentrice dei diritti, per rilanciare la serie con quattro episodi da 90 minuti. A fungere da ispirazione, in questo senso, più che la “collega” Veronica, è la serie Sherlock della BBC.

Un anno dopo, quindi, le Gilmore Girls hanno finalmente fatto ritorno. Si parte con Winter, primo capitolo o “mini-film” di questa strana e nuova stagione, che già lotta con la definizione più opportuna da adottare: non è un reboot, non è un sequel, ma è difatti un revival. Sì perché ci sono davvero tutti (o quasi, Chad Michael Murry ha rifiutato) e l’atmosfera sembra essere proprio quella di “rivivere” quelle atmosfere e quei personaggi, così come ce li ricordavamo. Già nel primo episodio allora, oltre al cast “storico”, ritroviamo, tra gli altri, Logan (ultima ex-fiamma di Rory e prima ad apparire) e Paris, che nel frattempo ha trasferito le proprie manie, al limite dello psicotico, in How To Get Away With Murder. Aspettando Melissa McCarthy, probabilmente quella del cast originale a riscontrare maggior successo in seguito, e Milo Ventimiglia, risalito di recente alla ribalta con lo show This Is Us, ritroviamo davvero tutti, dicevamo, facendo i conti anche con le perdite: Edward Herrman, il padre di Lorelai, scomparso due anni fa.

“Riviviamo” Stars Hollow e i suoi bizzarri abitanti, con il solito inguaribile Kirk che primeggia (Oober è già cult), ma in particolare torniamo a vivere quella sensazione di disorientamento straniante e al tempo stesso insana attrazione per i verbosi e rapidi dialoghi tra le Gilmore, zeppi di riferimenti contemporaneità e alla pop-culture. Mal di testa compreso, quindi, tutto sembra tornato come prima, quasi come una resistenza all’avanzare dell’età (specie Luke, che continua a non voler cambiare assolutamente look): Stars Hollow è lì, “congelata” come le proprie strade innevate, mentre Rory, l’abitante che ha spiccato il volo, va avanti, tra grosse opportunità di carriera e relazioni amorose “moderne”. Dopotutto l’eterna linea sottile tra il “rispettare” il vecchio o abbracciare il nuovo affligge gran parte delle operazioni nostalgiche che una dopo l’altra continuano a spuntare, da X-Files al prossimo Twin Peaks, fino al grande schermo. Per questo primo episodio, allora, l’opzione della Palladino sembra protendere più per il “rispetto”, ma d’altronde siamo solo all’inizio e le professate quattro stagioni del “cambiamento” devono ancora avvicendarsi e solo alla fine sapremo se  Gilmore Girls avrà avuto la degna chiusura che la settima stagione non riuscì totalmente a dare oppure se, come per i tanti altri numerosi colleghi, era forse il caso di lasciare Lorelai e Roy seduti davanti alla loro tazza di caffè, nel solito bar di Luke.

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