Tredici – 13 Reasons Why: first look

LA RECENSIONE DEL PILOT DI TREDICI – 13 REASONS WHY, IL FILM TRATTO DA UN ROMANZO CHE VEDE AL CENTRO DI TUTTO I MOTIVI DI UN SUICIDIO

tredici-13-reasons-why-locandinaTredici – 13 Reasons Why è la nuova serie rilasciata da Netflix che vede nel cast Dylan Minnette, Katherine Langford, Kate Walsh (Grey’s Anatomy e il suo spin-off Private Practice), Brian d’Arcy James, Derek Luke, Brandon Flynn, Justin Prentice, Alisha Boe, Christian Navarro, Miles Heizer e Tommy Dorfman. Tornato a casa da scuola, l’introverso adolescente Clay Jensen s’imbatte in una misteriosa scatola con il suo nome scritto sopra. All’interno Clay trova alcune audiocassette registrate da Hannah Baker, la compagna di classe per la quale si era preso una cotta.

Lei, toltasi tragicamente la vita due settimane prima, spiega nelle registrazioni i tredici motivi per cui ha deciso di farla finita, e Clay potrebbe essere uno di essi. Per lui ascoltare significherà capirne di più, rivelando la storia intricata e straziante di questa ragazza. Ricordiamo che tra i produttori esecutivi del progetto sono presenti la cantante e attrice Selena Gomez e Tom McCarthy. 

Abbiamo visto il pilot di Tredici – 13 Reasons Why e ora vi spieghiamo perché la serie dovrebbe essere vista, o almeno è questo che pensiamo dopo aver apprezzato il primo episodio. Non escludiamo inoltre che in settimana possa uscire anche la recensione completa della prima stagione, che sappiamo terminare con un finale molto aperto nonostante sia tratto da un unico romanzo, 13 dello scrittore Jay Asher. Innanzi tutto è bene dire che il progetto è singolare e innovativo, soprattutto per il piccolo schermo.

È vero che la serie è ambientata in una scuola e ciò potrebbe frenare l’entusiasmo dei più ‘grandi’ e di chi non è appassionato di teen drama, ma la particolarità del pilot sta proprio nel riuscire a incastrare con consapevolezza i due aspetti più imponenti: il lato più leggero del progetto e quello più misterioso e intrigante. Per questo motivo la serie prende fin dai primi minuti, nonostante all’inizio la storia raccontata appare confusa perché si passa dal presente al passato e viceversa senza uno stacco netto tra i due tempi.

Eppure soddisfa anche l’uso di questo espediente perché lascia il piccolo pubblico in suspance per tutto il tempo e lo porta a chiedersi ‘cosa sarà successo di così sconvolgente da giustificare un suicidio? Trattandosi di un teen drama, stiamo parlando di uno stato d’ansia leggero (sempre tenendo in considerazione solo il pilot di Tredici – 13 Reasons Why) che però è in grado di tenere lo spettatore incollato allo schermo senza mai annoiare. Ottima la recitazione degli interpreti, a partire da Dylan Minnette che incarnaa perfettamente i due volti della medaglia: il ragazzo innamorato e sbadato e il giovane spaventato da ciò che la cassetta potrebbe rivelargli.

Inutile dire che la colonna sonora contribuisce in tutto e per tutto a rendere la storia il più intrigante e coinvolgente possibile. Il pilot non è banale o prevedibile (assistiamo anche a qualche colpo di scena), ma anzi gode di una sceneggiatura originale e di forte impatto emotivo, grazie a dialoghi ben studiati e curati nei minimi particolari: nulla è lasciato al caso e ogni tassello troverà presto il suo posto nella storia di Hannah Baker.

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