Frida, l’intimità dell’artista tra arte, teatro e cinema

FRIDA KAHLO: I RACCONTI INTIMI DELLA VITA DELLA PITTRICE MESSICANA ATTRAVERSO L’ARTE, IL TEATRO E IL CINEMA

Frida Lucienne BlochFrida Kahlo, l’artista messicana forse più famosa nel mondo, arriva prepotentemente e prorompentemente a Roma con una mostra e uno spettacolo teatrale, appuntamenti che anticipano il grandioso evento del prossimo anno, quando alcuni suoi capolavori inediti per la prima volta arriveranno in Italia per essere esposti al MUDEC – Museo delle Culture di Milano.

La mostra Dentro la vita di Frida che sarà aperta a Roma fino al 1° luglio alla Thesign Gallery, invece, offre il mondo e la vita della pittrice attraverso uno sguardo esterno. Sono infatti esposte le foto scattate da Lucienne Bloch, collaboratrice del marito di Frida, Diego Rivera, e sua probabile amante. Proprio in virtù di questa sospetta laison, forse, la pittrice ha sempre sostenuto di odiare la fotografa, ma nonostante ciò col tempo le due si sono legate fino a diventare amiche, confidenti, compagne. Una legame forte e sincero nato dai tanti interessi in comune, come l’arte e la politica, e che le ha portate a condividere alcuni dei più dolorosi momenti che la vita abbia mai imposto a Frida: l’aborto, la morte della madre, la scoperta del tradimento di Diego con la sorella Cristina. La quotidianità di Frida, fatta di gioie e sofferenze, rivive negli scatti intimi della Bloch, che la ritraggono accanto alle sue tele, stretta al marito, assorta in mezzo alla natura o semplicemente seduta, mentre fissa l’obiettivo in una stanza spoglia.

Frida ha concepito la sua arte in risposta e come antidoto alle sofferenze e alle ingiustizie della sua vita: un’artista che ha fatto di tele, colori e pennelli i suoi personali medicinali per combattere impensabili delusioni e rafforzare il suo animo, dipingendo opere altamente emotive e strettamente personali, tanto da essere sempre lei la protagonista. Lo spettacolo Frida Kahlo – Ritratto di una donna, in scena al Teatro Quirino di Roma dal 16 al 21 maggio, diretto da Alessandro Prete e interpretato da Alessia Navarro, vuole essere proprio una riflessione su una donna diventata icona, ricomponendone la vita attraverso alcune opere che verranno ricostruite sulla scena.

Salma Hayek e FridaMa non possiamo non ricordare anche le incursioni di questo personaggio al cinema. Dopo un primo film che l’ha raccontata nel 1986 dal titolo Frida, Naturaleza viva, in cui veniva interpretata da Ofelia Medina, la sua storia è tornata sul grande schermo nel 2002. Frida, diretto da Julie Taymor, ha avuto un incredibile successo a partire dalla presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, fino ad arrivare anche a 6 candidature agli Oscar (oltre a quelle in molti altri concorsi e festival), tra cui quella per la sua interprete, Salma Hayek, e vincendo due statuette.

Il film ripercorre la vita dell’artista messicana fin dall’infanzia, senza tralasciare l’importante incidente avuto in età adolescenziale che la segnerà per tutta la vita: proprio la scena dell’autobus è una delle più potenti visivamente del film. Poi la famiglia, gli amori, gli incontri, i viaggi, la politica e naturalmente l’arte. Perché a fare da filo conduttore a tutti questi episodi sono proprio le opere di Frida, talvolta animate, che danno corpo all’anima, agli incubi, ai sogni di questa piccola donna ingabbiata in rigidi busti ma pur sempre straripante di sensualità, e soprattutto di vitalità: nonostante la malattia, gli aborti, i tradimenti del marito, il suo motto sembra essere sempre stato Viva la vida, proprio una delle sue opere.

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