Mulholland Drive di David Lynch

IL SOGNO E L’INCONSCIO COME MOVENTE DI UN FILM ONIRICO, PSICOLOGICO E DIFFICILE DA COMPRENDERE

mullholland drive locandinaLa Mulholland Drive è una lunga e vecchia strada di Los Angeles: nasce nel deserto, attraversa i quartieri ricchi e finisce a strapiombo sulla costa di Malibù. In questo panorama si incontrano le vite di Rita (Laura Harring), un’avvenente bruna sopravvissuta ad un incidente d’auto in seguito al quale ha però perso la memoria e di Betty (Naomi Watts), un’aspirante attrice di belle speranze che la ospita nel proprio appartamento e se ne innamora. Insieme, cercano di far luce sull’amnesia che ha colpito Rita, cercando di ricostruire la sua identità. Indagando, le due scopriranno che la realtà non è quella che sembra.

Film dal grande impatto visivo, fortemente simbolico che sembra descrivere la percezione freudiana della realtà. David Lynch, da praticamente della meditazione trascendentale, utilizza gli elementi tipici della sua cinematografia per fare di Mulholland Drive una pellicola che va ben oltre l’apparente realtà. Impossibile riuscire a descrivere nel dettaglio cos’è Mulholland Drive – Lynch stesso si è sempre rifiutato di dare un’interpretazione soggettiva alle sue opere: è un viaggio onirico? Un’illusione? O c’è molto altro? La trama appare così semplice all’inizio, ma è solo verso metà film che lo spettatore inizia a comprendere che qualcosa non va.

Ce ne accorgiamo da alcuni elementi chiave presenti nel film – che non sono posti a caso. Le immagini visive, la musica e la fotografia portano lo spettatore verso il colpo di scena di Mulholland Drive. Tutta la pellicola non è altro che un sogno di Betty, alias Diane, che ha materializzato la sua morbosa ossessione per Rita, alias Camilla, in una storia onirica dai risvolti drammatici. L’ira e la gelosia per essere stata scaricata dall’avvenente attrice bruna portano Diane alla pazzia, tanto da progettare di uccidere la sua ex amante. Così il sogno diventa il movente per proiettare i sentimenti della bionda Diane: dalla delusione amorosa agli insuccessi della sua carriera a Hollywood. Il suo inconscio rielabora la sua relazione con Camilla, ribaltandola: il desiderio di proteggere la donna amata la rendono dolce e ingenua, e non iraconda e vendicativa. C’è infine un po’ di Twin Peaks in una delle opere più potenti di Lynch: sulla scia del fallimento di Diane, Mulholland Drive descrive con sagacia il mondo crudele e corrotto di Hollywood, dove un nano gioca con le sorti degli attori della Città degli Angeli.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.