L’inganno: recensione

LE DONNE DI SOFIA COPPOLA: BELLE, LETALI E VENDICATIVE

L'inganno locandinaGENERE: drammatico

DURATA: 94′

USCITA IN SALA: 21 settembre 2017

VOTO: 3,5 su 5

Virginia, terzo anno di Guerra di Secessione. Miss Martha (Nicole Kidman) gestisce un collegio femminile, dove vi sono donne di diverse età che sono rimaste in un internato per ragazze di buona famiglia. Una di loro trova un soldato ferito John McBurney (Colin Farrell) nei pressi del ricovero e decide di portarlo al collegio. Dopo esser stato curato e rifocillato, l’uomo resta confinato nella sua camera attraendo però, in vario modo e misura, l’attenzione di tutte. Tra l’inganno e la seduzione, la tensione tra le giovani donne aumenterà mutando profondamente i rapporti tra loro e l’ospite.

Fin da quando l’affascinante soldato John McBurney mette piede nel collegio di Miss Martha si pone l’ardua domanda: chi è questo estraneo e perché è piombato proprio nella loro struttura? L’Inganno, come si evince dal titolo italiano del film, è dietro l’angolo: come resistere a deliziose fanciulle se non sedurle per sfuggire alla prigionia? Oppure saranno loro a ingannarlo per restare? Sofia Coppola dirige un buon remake de La Brava Notte del Soldato Jonathan (a sua volta adattato dal romanzo The Beguiled), dove oltre quarant’anni fa vi era Clint Eastwood nella parte del fascinoso (e sventurato?) soldato. Le donne di Coppola sono belle, letali e vendicative. La cura dei dettagli non passa inosservata, a cominciare dagli abiti di scena, poco altezzosi ma sontuosi quanto basta; l’atmosfera degli stati sudisti traspira attraverso una fotografia curata e avvolta nella nebbia, quasi a voler alienare la storia de L’Inganno, lenta e inebriante, dal resto del mondo. Sono tre le donne su cui si focalizza la trama.

Per la carismatica e attenta Martha (l’elegante Nicole Kidman), John rappresenta una persona non gradita; qualcuno di non desiderato e ben presto ne capisce il motivo. Le ragazze del collegio iniziano a legare, chi in un modo e chi in un altro, con questo individuo, e le pulsioni sessuali esplodono. La presenza del soldato crea scompiglio e lentamente genera gelosie e invidie tra le donne, che fanno a gara per le sue attenzioni. Martha perciò, guidata dal buon senso, preme per mandarlo via. In questo circolo vizioso si insinua Alicia (Elle Fanning, che dimostra di essere pronta per ruoli decisamente più adulti), adolescente stufa della segregazione che vede in John una novità e perciò ne è incuriosita; per la bella e timida Edwine (Kirsten Dunst) si tratta di un’attrazione diversa poiché tra lei e John si instaura un legame che va oltre la stima e l’affetto.

“Forse il nemico non è ciò che credevamo”: inizia così un gioco di seduzione e inganno, dove prede e predatori capovolgono i loro ruoli; e tra sarcasmo e umorismo nero, lo spettatore finisce per dubitare delle buone intenzioni delle donne e del loro ospite.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.