Il domani tra di noi: recensione

KATE WINSLET E IDRIS ELBA NEL SURVIVAL MOVIE IL DOMANI TRA DI NOI, CHE SI TRASCINA STANCO E SI TRASFORMA IN UN FILM ROMANTICO

poster il domani tra di noiGENERE: drammatico

DURATA: 103 minuti

USCITA IN SALA: 23 novembre 2017

VOTO: 2,5 su 5

Ben Bass, neurochirurgo inglese in trasferta per un convegno medico, viene richiamato in ospedale per eseguire un’importante operazione chirurgica. Alex Martin, fotoreporter, è di ritorno da un viaggio di lavoro giusto in tempo per il suo matrimonio.

Le vite e i destini di Ben e Alex si incrociano in aeroporto, quando il loro volo viene cancellato a causa di una tempesta imminente. Per arrivare in tempo ai rispettivi improrogabili appuntamenti, i due decidono di noleggiare un biposto e affrontare insieme il viaggio verso New York. Un malore del pilota provoca un incidente aereo che li confina nel bel mezzo delle Uinta Mountains innevate nello Utah. Feriti e dispersi in un luogo remoto, cominciano la loro battaglia per la sopravvivenza nella speranza sempre più vana dell’arrivo dei soccorsi.

Questa premessa dà il via al più classico dei survival movie. Senza possibilità di chiedere aiuto, i due protagonisti de Il domani tra di voi devono affrontare un territorio ostile, intemperie, animali selvaggi e assenza di cibo. L’ambientazione determina le loro azioni in un film che da un lato si fonda sulla tragicità della situazione e sulle difficoltà fisiche e mentali, dall’altro sviluppa l’inevitabile relazione tra i due protagonisti, influenzata dalla disperazione dell’evento straordinario in cui sono rimasti coinvolti.

Tratto dal romanzo The mountain between us di Charles Martin, Il domani tra di noi soffre la sensazione di déjà vu. Riecheggiano Cast Away, Alive – Sopravvissuti, All is lost, solo per citare alcune varianti del genere. Come i protagonisti feriti e in difficoltà, la storia si trascina senza eccessivi picchi narrativi e mostra i suoi limiti quando si concentra esclusivamente sul rapporto tra i due sopravvissuti.

Diventa così un melodramma stanco, si affida al sentimentalismo e s’incanala nei binari del romanticismo, andando a perdere tutto quello che di buono aveva costruito nella premessa.

L’intera operazione è affidata alle star Kate Winslet e Idris Elba, che mostrano le loro qualità nella parte iniziale e nella scena dell’incidente aereo, esteticamente coinvolgente, girata in pianosequenza con il supporto determinante degli attori. Poi diventano anche loro schiavi dell’impasse narrativa del film, imbrigliati in dialoghi non troppo riusciti e in fatti non sempre credibili.

Il regista palestinese Hany Abu-Assad, già candidato agli Oscar per Omar e vincitore di alcuni premi a Berlino e Cannes, è alla sua prima regia americana. Rimane vittima di una sceneggiatura non all’altezza e non osa particolarmente, decidendo di affidarsi troppo agli interpreti e all’ambientazione suggestiva.

– Cristian Scardigno –

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