Oscar 2018: i corti d’animazione candidati

CORTOMETRAGGI D’ANIMAZIONE CANDIDATI AGLI OSCAR 2018: ECCO I 5 TITOLI CHE SI CONTENDERANNO LA STATUETTA DOMANI SERA

lou oscar 2018LOU

La Pixar Animation Studios non manca  neanche questa volta alla chiamata degli Oscar, e dopo aver ritirato la statuetta lo scorso anno con Piper, ritorna con Lou, un corto scritto e diretto da Dave Mullins, che debutta così alla regia dopo aver lavorato in veste di animatore. Il corto, proiettato nelle sale a settembre in apertura al film d’animazione Cars 3, racconta di un esserino che nasce all’interno di una scatola di oggetti smarriti di una scuola, assemblando i giochi contenuti al suo interno. Lou è come un guardiano, e quando si troverà a contatto col prepotente J.J., gli insegnerà a dare anziché togliere.

DEAR BASKETBALL

dear basketball oscar 2018Dear Basketballun titolo inequivocabile che ci rimanda subito al tema trattato. E quando si parla di basket spuntano fuori i grandi nomi. In questo caso, infatti, il corto è scritto e narrato dal campione Kobe Bryant, ed è diretto dall’animatore Glen Keane (animatore della Disney). A ispirare Kobe per questo lavoro è stata una lettera da lui scritta a The Players’ Tribune il 29 novembre 2015, con la quale annunciò il suo ritiro dal mondo del basket. In quattro minuti il corto ripercorre il profondo legame tra Kobe e lo sport, partendo dall’infanzia trascorsa in Italia col padre e culminando con i 20 anni con i Los Angeles Lakers. Ha collaborato al corto con le sue musiche John Williams, che ha composto le colonne sonore di famosissimi film, e ha vinto 5 Oscar fronte di una cinquantina di candidature, tra cui quella di quest’anno per Star Wars: Gli ultimi Jedy.

NEGATIVE SPACE

NEGATIVE SPACE OSCAR 2018Negative Space arriva dalla Francia. Realizzato in stop-motion dagli animatori Max Portner e Ru Kuwahata (al quarto lavoro insieme), è basato sull’omonima poesia di Ron Koertge.
La relazione padre-figlio è resa attraverso l’arte del preparare la valigia: visto che il padre è spesso via per lavoro, è questo gesto ricorrente e quotidiano a tenerli connessi nonostante la distanza. La perfezione del bagaglio come racconto di un’intimità famigliare.

GARDEN PARTY

garden party oscar 2018Garden Party è diretto dal gruppo Illogic Collective composto da sei artisti specializzati nel 3D (Gabriel Grapperon, Victor Caire, Florian Babikian, Vincent Bayoux, Victor Caire, Théophile Dufresne, Lucas Navarro) tutti ex studenti del MoPA di Arles.

Il loro cortometraggio, a cui hanno lavorato per circa 9 mesi per presentarlo come lavoro di fine corso, ha come protagonisti un gruppo di rane e rospi che dimorano in una lussuosa villa. Tra ostriche e caviale, feste a bordo piscina e letti sontuosi, questi animaletti  scopriranno perché la villa è in stato di abbandono.

REVOLTING RHYMES

REVOLTING RHYMES OSCAR 2018Jakob Schuh e Jan Lachauer sono i registi del corto britannico Revolting Rhymes, ispirato a un libro di versi in rima scritto da Roald Dahl. Entrambi sono alla loro seconda candidatura all’Oscar, Schuh nel 2009 con The Gruffalo (co-diretto con Max Lang), e Lachauer nel 2014 con Room on the Broom (co-diretto con Max Lang).
Attraverso la voce di Dominic West, il corto racconta alcune delle classiche fiabe che tutti conosciamo in una versione inedita, fondendo personaggi e situazione e rielaborando i finali.

 

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