The Lodgers – Non infrangere le regole: recensione

THE LODGERS – NON INFRANGERE LE REGOLE, UNA GHOST STORY DAL SAPORE GOTICO E SENSUALE

locandina lodgersGENERE: drammatico, horror

DURATA: 94′

VOTO: 3,5 su 5

USCITA IN SALA: 8 marzo 2018

In The Lodgers – Non infrangere le regole, racconto horror gotico, una maledizione confina i gemelli Rachel (Charlotte Vega) ed Edward (Bill Milner) nella loro casa di famiglia come punizione per i peccati commessi dai loro antenati. Costretti a rispettare le regole di un’inquietante ninna nanna, i gemelli non devono mai fare entrare estranei in casa, devono andare a letto entro mezzanotte, e devono sempre stare insieme senza mai separarsi. Rompere anche una delle tre regole scatenerebbe l’ira delle sinistre presenze che appaiono nella dimora di notte. Mentre Edward è rassegnato a dover vivere questa drammatica esistenza, il ragazzo inizia a essere sempre più sconvolto dal fatto che Rachel non lo sia. Affascinata da un soldato del luogo (Eugene Simon), la ragazza inizia a ribellarsi nel disperato tentativo di scappare dalla sua opprimente prigionia.

La chiamano la casa più infestata d’Irlanda, o anche “la casa del diavolo”: la Loftus Hall, con la sua maestosa e imponente struttura, oggi è luogo di attrazione sia per i turisti che per i cacciatori di fantasmi. Si dice infatti che lo spirito di una giovane donna, morta suicida, dimori nella casa. The Lodgers – Non infrangere le regole si ispira in parte al folklore irlandese proponendo non solo una semplice storia di fantasmi, ma un racconto di ribellione ed evasione sociale. La narrazione lenta, attenta ai dettagli con la telecamera in grado di catturare l’essenza dei personaggi attraverso gesti e sguardi, consente di esplorare pian piano il dramma di Rachel ed Edward. Niente jump scares eccessivi, né immagini disturbanti.

Ai giovani Vega e Milner spetta il compito più grande di dover portare avanti gran parte del film nei panni di due fratelli la cui adolescenza è stata segnata dallo stesso destino, tra gelosie, pulsioni sessuali, tuttavia, spesso, non riuscendo a dare sfogo alle sensazioni dei loro personaggi. Brian O’Malley, al suo secondo lungometraggio dopo l’apprezzato Let Us Prey, regala una storia dal sapore gotico, con atmosfere cupe e affascinanti (a metà tra l’enigmatico The Others e l’horror infantile La spina del diavolo), che traspira sensualità da ogni dove: The Lodgers – Non infrangere le regole è una buon film dove l’ambientazione tipicamente irlandese restituisce credibilità alla storia, tralasciando il mediocre aspetto attoriale.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.