Arrivano i prof: recensione

Commedia scolastica ben lontana dal prendersi sul serio: si ride ma senza uno scopo

locandina arrivano i profGENERE: commedia

DURATA: 100 minuti

USCITA IN SALA: 1° maggio 2018

VOTO: 2 su 5

Il liceo Manzoni è il peggiore d’Italia. Solo il 12% degli studenti è riuscito a conseguire il diploma. Non sapendo più che soluzioni adottare, il Preside accoglie la proposta del Provveditore e decide di fare un ultimo, estremo, tentativo: reclutare i peggiori insegnanti in circolazione selezionati dall’algoritmo ministeriale, nella speranza che dove hanno fallito i migliori, possano riuscire i peggio. L’obbiettivo è riuscire ad avere almeno il 50% dei promossi.

Ivan Silvestrini dirige Arrivano I Prof, remake del francese Les Profs. A prima vista, con una trama accattivante, originale, seppur inverosimile, il film pare funzionare grazie a un cast intraprendente: il docente di matematica (Claudio Bisio) usa i videogiochi per insegnare agli studenti; quello di storia (Lino Guanciale) non ha mai avuto una cattedra, è impacciato e innamorato della storia romana – e di Giulio Cesare; quella di inglese (Maria Di Biase) tira i gessetti agli studenti; quello di filosofia (Pietro Ragusa) viaggia con la fantasia; quello di educazione fisica (il campione di arti marziali Alessio Sakara) terrorizza gli studenti con le sue prove di forza; quella di italiano (Shalana Santara) è il corpo docente per eccellenza con il suo fisico da urlo; infine quello di scienze (Maurizio Nichetti) non parla, ma è chiuso nei suoi esperimenti che usa per far saltare in aria mezza scuola.

Apprezzati i duetti tra Bisio e Guanciale, andando avanti nella visione, Arrivano i Prof risulta essere un film privo di sbocchi narrativi. Si prova a realizzare una commedia fuori dagli schemi portando tutto all’esasperazione, con personaggi esagerati e ai limiti dell’inverosimile ma, così facendo, ci si perde. Difatti, pur facendo ridere, è impossibile prendere sul serio un film del genere: i protagonisti (soprattutto gli insopportabili alunni) non maturano, e rimangono fermi nelle loro personalità senza suscitare un minimo di pathos. L’impressione è che Arrivano i Prof sia ben lontano da commedie scolastiche come Notte Prima degli Esami. Si cita a malapena la riforma della buona scuola, quando poteva essere un modo per ironizzare. Ma non è quello l’intento.

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