Il Primo Uomo: recensione

IL PRIMO UOMO DI DAMIEN CHAZELLE APRE LA 75ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DI VENEZIA

il primo uomo posterGENERE: biografico, drammatico, storico

DURATA: 135 minuti

USCITA IN SALA: 31 Ottobre 2018

VOTO: 2,5/5

Nel 2016 il regista Damien Chazelle aveva incantato il Festival di Venezia con il musical La La Land, mentre quest’anno il protagonista della prima giornata è stato il suo Il Primo Uomo (First Man) con Ryan Gosling.

Il film racconta la storia dell’astronauta Neil Armstrong e della sua preparazione per il leggendario sbarco sulla luna, avvenuto il 20 Luglio 1969, dopo anni di studi e di tentativi falliti.

La storia comincia nel 1961, mostrandoci Neil (Ryan Gosling) che cerca di dividersi tra il suo lavoro e la sua famiglia – gravemente provata dalla malattia della figlia Karen.

Sarà proprio la morte della bambina, dovuta a un tumore, a spingere l’uomo a rispondere a un annuncio della NASA per la selezione di astronauti per il progetto Gemini nel 1962.

Da questo momento in poi la storia personale del protagonista resta sullo sfondo, privilegiando il lato tecnico della sua preparazione e di quella dei suoi colleghi.

Sarà proprio grazie al sangue freddo dimostrato in una situazione di pericolo, che Neil verrà messo al comando della missione spaziale, che lo farà diventare il primo uomo ad aver messo piede sul suolo lunare in una scena ricca di pathos.

Proprio come in La La Land, infatti, anche in Il Primo Uomo al centro della vicenda c’è un sogno, che stavolta abbraccia uno spazio più ampio e distante e che porta il protagonista a isolarsi sempre di più.

“Una mia amica ha sposato un dentista e ogni due mesi mi chiama per dirmi che vorrebbe che suo marito non tornasse”, dice in una delle scene del film un’amica di Janet Armstrong, quando quest’ultima le confida il timore che Neil possa restare ucciso durante una missione.

Tuttavia, nonostante una storia potenzialmente avvincente, Il Primo Uomo risente delle aspettative troppo alte, finendo per risultare noioso e ripetitivo. Magari concedere più spazio a Neil e al suo rapporto con la moglie Janet (interpretata all’attrice Claire Foy) avrebbe potuto rivelarsi una scelta migliore.

Oltre ai sopracitati protagonisti, nel film ci sono anche Jason Clarke nel ruolo dell’astronauta Edward Higgins White e Kyle Chandler.

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