L’ultimo saluto a dino risi

                      Scomparso a Roma il cineasta milanese

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Ne hanno parlano tutti come una grande perdita e così effettivamente è stato. A pochi giorni da Sydney Pollack, anche il regista e sceneggiatore italiano Dino Risi ha lasciato il mondo del cinema. È morto a Roma sabato scorso a 91 anni.

 

 

{mosimage} Nato a Milano il 23 dicembre del 1916, si è trasferito nella Roma di Cinecittà, quella che ancora s’intendeva di finzione da grande schermo, nel 1952. E lì ci è restato fino ad oggi, essendo diventato nel tempo icona della professione registica, il vero Maestro della commedia all'italiana che iniziò la sua gavetta come assistente di Mario Soldati. Il successo per Dino Risi arrivò nel 1955 grazie a Pane, amore e… interpretato dalla Loren, terzo capitolo della saga iniziata da Luigi Comencini, mentre l’anno dopo spiana la strada ad un genere di culto come il Neorealism.o, trasformato in commedia e poi farsa tragicomica. Il suo Poveri ma belli racconta le vicende di un gruppo di giovani romani piccolo borghesi alle prese con le prime storie d'amore. Ricordiamo alcuni dei suoi più importanti lavori, Il vedovo, film che introduce la satira, Il mattatore, in cui dirige un maestoso Vittorio Gassman, poi  la sua opera più celebre, Il sorpasso (1962), I mostri, Operazione San Gennaro, Profumo di donna, I nuovi mostri, Fantasma d'amore fino a Giovani e belli, remake di Poveri ma belli. Il Leone d’Oro alla carriera consegnatogli nel 2002 a Venezia da Monica Bellocci (davanti ai miei occhi), rendono solo un piccolo omaggio ad uno dei fautori della storia cinematografica italiana, un uomo che ha saputo guardare più avanti e rischiare sullo schermo. Ci sarebbe molto da imparare, perché se noi, intesi come giovani cineasti d’oggi, tendiamo ad imparare dagli altri, gli altri hanno appreso “il mestiere” da lui. Regia di Dino Risi.

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