Tutti pazzi per amore boom

CONTINUA IL SUCCESSO DELLA SERIALITÀ ITALIANA

Qualche anno fa fu Fiorello per primo ad avere l’idea di far cantare canzoni famosissime del repertorio italiano ed internazionale non ai legittimi proprietari, ma ad altri artisti altrettanto conosciuti. A sei anni di distanza dal riuscitissimo show “Stasera pago io devolution”, si ripropone lo stesso meccanismo, ma questa volta in una delle fiction italiane di maggior successo degli ultimi anni. Stiamo parlando di tutti pazzi per amore 2, in onda su rai 1 ogni domenica sera. La serie tv che vede come protagonista Emilio Solfrizzi è riuscita ad innovare il linguaggio televisivo proponendo un espediente tanto semplice quanto ben riuscito. Il filo conduttore di tutte le storie che vengono raccontate è la musica, che accompagna nel titolo ognuno degli episodi in onda, ma soprattutto i momenti chiavi delle vicende vissute dai protagonisti. Per raccontare sentimenti ed emozioni dei personaggi in scena ci si rifugia nelle canzoni, accuratamente selezione per la scena da raccontare, cantate direttamente dai protagonisti. Un po’ commedia, un po’ musical insomma. Perché a canzoni pop e citazioni si uniscono in un connubio esplosivo anche balletti divertenti (imperdibile l’attrice Piera degli Esposti che si cimenta in un balletto, abiti succinti stile Beyoncè intonando la sua hit single ladies). Il successo della serie è in gran parte racchiuso in questo elemento. Gli attori sono sicuramente bravi, sorprendente soprattutto Alessio Boni nel suo personaggio dell’ornitologo distratto e piacevole conferma Carlotta Natoli nel suo personaggio di Monica, ma le storie non si distinguono certo per originalità. Sul terreno già tracciato da Un medico in famiglia e soprattutto dai Cesaroni, firmati dallo stesso sceneggiatore Ivan Cotroneo, si ripropone il tema della famiglia allargata e di come l’amore con la A maiuscola, quello che move il sole e le altre stelle, entra a sconvolgere la vita di ciascun personaggio. La serie tv è riuscita inoltre a superare due abbandoni dolorosi rispetto alla prima edizione. In primis quello della protagonista Laura, alias Stefania Rocca (sostituita dalla algida Liskova) e poi quello di Neri Marcorè. Con il suo personaggio di Michele, l’attore continua a seguire ed indirizzare le vite dei suoi amici dal paradiso, dopo la morte inaspettata e improvvisa nei primi episodi della serie. Il suo personaggio però ha un ruolo minore e di secondo piano. La forza vincente del prodotto per sopperire alla perdita di due tra i protagonisti più amati è stata quella della coralità. Ci si affeziona a tutte le storie, a tutti i personaggi, perché sono tra loro interconnessi. Ognuno suona il suo strumento, ma come in ogni orchestra è solamente l’interazione tra i singoli suoni che produce una melodia emozionante ed incantevole.

A cura di Francesco Buosi

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