Student services: recensione

PROSTITUTA PER NECESSITÀ NEL MONDO MODERNO

Tratto dal romanzo autobiografico “Mes chères ètudes” di Laura D., “Student Services” è un film di Emmanuelle Bercot che racconta, attraverso la voce di una giovane ragazza, una triste verità che sta dilagano oltralpe: la prostituzione delle studentesse per mantenersi all’università. Il conto a fine mese è sempre in rosso e il lavoro nel call center non permette alla diciannovenne Laura di avere una vita dignitosa.

Il film è figlio della crisi economica di questi giorni e racconta ,attraverso un punto di vista tutto femminile, una società in cui studiare diventa un privilegio di pochi e l’unico modo per ottenere una vita dignitosa è quello di vendere il proprio corpo. Già dall’inizio del film infatti sappiamo che la ragazza condivide l’appartamento con un ragazzo che la usa per soddisfare le sue esigenze fisiche.

Vedendo la possibilità di un facile guadagno, Laura risponde all’ annuncio su internet di Joe, un cinquantasettenne che cerca compagnia. Da quel momento la ragazza vivrà una avventura da prostituta alla ricerca del suo riscatto sociale.

La regista decide di narrare la storia in modo molto realistico e ad aiutarla nell’impresa ci pensa la brava attrice Déborah François, che si cala perfettamente nei panni della giovane studentessa. Qualche pecca la si può riscontrare nella lentezza e nella mancata verosimiglianza di certe scene, ma per il resto rimane un buon lavoro, concluso da un dilemma sul finale.

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